La mia finestra sul mondo... Le mie attività, la mia vita e tante idee per guadagnare...
lunedì 31 dicembre 2012
BIO FUELS...
Una delle più grandi truffe ambientali giocate ai danni della Terra e dei poveri della Terra dal capitalismo in questi decenni è quella dei biocombustibili.
Sponsorizzati dallo stesso protocollo di Kyoto per ridurre le emissioni di CO2 nell'atmosfera, ed utilizzati essenzialmente per la sostituzione totale o parziale di benzina e gasolio nei motori delle automobili (specie in Sudamerica e soprattutto in Brasile), in realtà essi producono molto più danni che vantaggi.
Innanzitutto, quello che non si dice è che per produrre biocombustibili, in molte parti del mondo si procede alla deforestazione. Appunto in Brasile, dal 2000 al 2007, più di 154.312 chilometri quadrati di foresta sono andati perduti: un'area pari alla superficie della Grecia. E gran parte di ciò è avvenuto per fare spazio proprio a coltivazioni di biocarburanti.
Dal 1990 l'Indonesia ha distrutto 28 milioni di ettari di foresta pluviale per far posto a piantagioni di palma da olio anche per produrre biodiesel. In Colombia il Ministero dell'Agricoltura viene ormai chiamato ironicamente «ministero della palmicultura» per l'appoggio che fornisce all'espansione delle coltivazioni di palma da olio.
Il risultato è un saldo decisamente negativo per quanto riguarda l'emissione di CO2 a livello terracqueo, oltre che di ovvia e straziante perdita di biodiversità.
A questo dato che possiamo definire "terrificante", si aggiungono altre considerazioni.
I biocombustibili, nella presunta convinzione (non supportata scientificamente) che facciano diminuire le emissioni, godono di forti sovvenzioni, di cui beneficiano ovviamente i produttori. Questo stimolo ha fatto sì che immense estensioni di territorio agricolo che prima erano soggette ad altre colture e ad avvicendamento delle colture, ora siano assoggettate a monocolture, con eliminazione dell'avvicendamento.
Nel 2006 gli Stati Uniti hanno utilizzato ben il 20% del loro raccolto di mais per produrre cinque miliardi di galloni di etanolo (che non sostituisce peraltro la benzina, ma viene aggiunto ad essa), da soli sufficienti a sostituire appena l'1% del consumo di petrolio.
Altri effetti negativi indotti in compenso sono: che i suoli si impoveriscono, destinati come sono solo alla monocoltura e senza rotazioni; che riducendo le coltivazioni per scopi alimentari, i prezzi delle derrate alimentari aumentano; che spesso i contadini (soprattutto in Oriente e Sudamerica) vengono espropriati delle loro terre per fare spazio a queste coltivazioni. E comunque introduciamo qui en passant, anche se fuori moda ormai, il discorso di carattere etico che coltivare per muovere le automobili appare quanto meno immorale.
Ma allora se per quanto riguarda i biocombustibili esistono solo contro e non pro, perché spingerli in tutti i modi? "Non sarà che dietro il discorso ci stanno grosse motivazioni di carattere economico che spingono in tal senso?" domanderete voi. Esatto! Dietro l'immenso affare dei biocombustibili ci stanno le multinazionali dei semi, e del loro commercio, Monsanto, Dupont, Cargill, Sygenta, sopra tutte.
In estrema sintesi, per soddisfare gli appetiti delle multinazionali del cibo (spesso Ogm, tra l'altro), si alimenta l'effetto serra, si impoveriscono i suoli, si abbattono porzioni di foreste equatoriali, si danneggia la biodiversità, aumentano i prezzi delle derrate alimentari di base, si impoveriscono le popolazioni rurali del mondo.
Il paradosso è talmente grave ed evidente che la stessa Onu nel 2007 definì i biocarburanti "un crimine contro l'umanità".
E l'Italia? Non sta certo alla finestra. Corrado Clini, ancora per poco Ministro dell'Ambiente, è "chairman della Global Bioenergy Partnership), un'iniziativa del Gruppo G8 + 5 per la promozione della produzione e degli usi sostenibili delle bioenergie, alla quale partecipano 18 paesi." (una lobby di altissimo livello pro bio-fuel, NDR) Complimenti, signor Ministro!
(Per chi ne ha voglia: guardate il CV di Clini: dove insegna come professore onorario, quali convegni ed eventi da lui organizzati mette in risalto, e con quali organizzazioni. Provate a fare un rapido confronto con i brevi CV degli appartenenti al Club di Roma/Madrid che potete trovare nella seconda parte del nostro dossier sui club mondialisti. Notate qualcosa? NDR)
Per chi volesse approfondire il tema dei biocombustibili, consiglio il libro di Vandana Shiva, "Ritorno alla terra", Fazi Editore.
Articolo di Fabio Balocco
Fonte:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/16/biocombustibili-menzogne-e-volute-omissioni/447553/
mercoledì 26 dicembre 2012
ECCO COME SI "SUICIDA" UN TENENTE DEI CARABINIERI
Il 28 ottobre del 2010 l’ANSA dirama la notizia del suicidio di un tenente dei carabinieri. Un suicidio strano, uno di quelli che, fin da piccolo, mi facevano montare una rabbia incontenibile, che mi facevano voglia di urlare la stupidità di chi legge i giornali, che mi facevano paura non tanto per l’evento in sé, quanto per l’indifferenza da cui era accolta la notizia anche nell’ambiente in cui la persona uccisa viveva.
Le stranezze di questo omicidio sono infatti molte.
La prima è che Claudia Racciatti, questo il nome della donna tenente “suicidata” in caserma, era un po’ la testimonial dell’Arma dei Carabinieri: era comparsa nel calendario ufficiale stampato dall’Arma e in alcune pubblicità. Non si tratta quindi di una morte qualunque, ma di una morte che dovrebbe destare maggiore interesse, curiosità e sospetto.
La seconda stranezza è che la donna si sarebbe suicidata proprio in caserma. Uno strano posto per suicidarsi; in genere chi si uccide lo fa in luoghi isolati, lontano dalla folla, quando la disperazione giunge al culmine, non quando è in mezzo a colleghi, amici, e conoscenti. Vero è che di suicidi in caserma, tra polizia e carabinieri, ce ne sono una marea; ma è altrettanto vero che, appunto, in genere non si tratta di suicidi.
La terza stranezza è che la donna si sarebbe suicidata con due colleghi nella stanza che erano lì per interrogarla su alcuni ammanchi per i quali era stata a lei la responsabilità. In altre parole la donna avrebbe preso una pistola in presenza di questi due colleghi e si sarebbe sparata, senza che costoro abbiano fatto in tempo a fermarla. La cosa è certamente possibile (se la pistola aveva già il colpo in canna, la donna potrebbe aver approfittato di una momentanea distrazione dei colleghi e aver fatto in tempo a spararsi), ma abbastanza improbabile.
La quarta stranezza è il motivo del suicidio. Pare infatti – questa è la stronzata riferita dai giornali (chiedo scusa per il termine, ma utilizzare termini normali e politicamente corretti a fronte di queste assurdità è ridicolo, non ci sono altri modi per definire come l’informazione ufficiale tratta questi argomenti) – che la donna avesse rubato qualcosa ai colleghi e stesse per essere accusata di furto. La motivazione non sta in piedi per tanti motivi: perché chi è veramente un ladro non si suicida appena la cosa sta per essere resa nota ma casomai tenta di difendersi, di giustificarsi, ma certamente non si toglie la vita. Chiunque sappia poi come vanno davvero le cose all’interno della polizia e dei carabinieri sa che in linea di massima vengono puniti solo quelli che fanno il loro dovere, che per minime manchevolezze vengono trasferiti, cambiati di mansione, subiscono procedimenti o altro; ma chi ruba, chi commette atti gravi, in genere rimane impunito (l’esempio più eclatante in tal senso è quello della banda della Uno bianca, che terrorizzò l’Emilia Romagna per anni; era evidente a chiunque fosse un esperto di armi e strategie militari che si trattava di azioni commesse da personale addestrato militarmente, ma i componenti della banda furono coperti per anni ad alti livelli; il poliziotto che indagò su di loro e incastrò i fratelli Savi invece venne trasferito per punizione. Altro esempio eclatante è il caso del generale dei carabinieri Ganzer, processato per traffico di droga mentre continuava a rimanere al suo posto; o il caso del generale dell’esercito Marchetti, che uccise la figlia Sonia ma nessuno mosse un dito per prendere il benchè minimo provvedimento nonostante le documentate denunce della moglie Milica Cupic; in compenso in questi anni ho conosciuto poliziotti e carabinieri trasferiti o puniti per aver omesso una firma su un verbale o per una banale dimenticanza in un incombenza d’ufficio).
Ad ogni modo è assurdo che quando qualcuno si suicida i giornali tirino spesso fuori questa ridicola teoria del furto; anche nel caso del suicidio di un altro carabiniere (il comandante di stazione Angelo Simone, suicidatosi dopo aver ucciso il commilitone Angelo Nella a giugno di quest'anno) i giornali hanno ipotizzato che l’omicidio-suicidio fosse avvenuto perché il comandante era preoccupato a causa di un accusa di furto di carburante (sic!). Altra tragedia in caserma, altro suicidio. Altro disinteresse. Altro silenzio.
La cosa curiosa è che Claudia Racciatti compariva in una foto del calendario proprio nel mese di ottobre.
Un’altra stranezza sta poi non tanto nel suicidio in sé, quanto nell’atteggiamento dei media. Quotidiani e TG sempre pronti ad interessarsi della nuova camicia indossata da Michele Misseri per dire l’ultima idiozia a cui non crede nessuno, nemmeno lui stesso, e per indagare sul numero di amanti di Salvatore Parolisi, o sul nome dei siti porno che era solito guardare, si disinteressano a questa vicenda come se non interessasse nessuno; nessuna domanda ai due colleghi che erano nella stanza di Claudia Racciatti; nessuna domanda sui motivi reali del suicidio, nessuna notizia, niente di niente. Solo qualche trafiletto delirante sull’Ansa, come quello in cui si dice “il tragico episodio comunque non è avvenuto davanti ad un battaglione” e qualche articolo di giornale.
Mi sono sempre domandato il motivo di questa morte. Perché si può uccidere una persona in una caserma? Quale può essere il motivo?
Che fosse un omicidio rituale lo capivo dalle iniziali del nome, con l’acronimo CR che rappresenta una delle firme dei Rosacroce, dalla data e da altri particolari. Ma la mia domanda era il perché. Un omicidio rituale indica un rito; ma un rito deve finalizzato a qualcosa e allora la domanda è: a cosa serve questo rito? Mi sono portato appresso questa domanda per diversi anni finché in un libro di Dion Fortune ho trovato la risposta. Prima di fornirla ai lettori voglio però spiegare chi sia Dion Fortune per chi non la conosce.
Dion Fortune è una delle esoteriste più famose al mondo. Insieme a Aleister Crowley, Israel Regardie e Arthur Edgar Waite, è l’esoterista che ha maggiormente contribuito alla diffusione dell’esoterismo anche tra coloro che non sono “iniziati” ad una confraternita segreta. Chiunque decidesse di studiare da solo l’esoterismo (come il sottoscritto ad esempio) finisce per perdersi in un caos di volumi incomprensibili e apparentemente senza alcuna logica. Lei invece fornisce in alcuni volumi (in particolare “Magia applicata”, “La dottrina cosmica” e “La battagli magica d’Inghilterra”) le basi dell’esoterismo comprensibili anche a non iniziati. Inoltre, la studiosa ha fatto anche un’altra cosa molto importante: nei suoi romanzi ha inserito molti dei concetti che non si possono trasmettere oralmente o per iscritto. In altre parole, per evitare l’accusa di tradimento, con le conseguenze che essa porta, ha inserito nei suoi romanzi a contenuto esoterico molti segreti altrimenti intrasmissibili, e ha fornito importanti indicazioni sul modus operandi delle società segrete.
Ho potuto così trovare una conferma a molte tesi che finora avevo solo intuito o che mi erano state fornite oralmente (ad esempio quella relativa alla legge del contrappasso, che in un suo romanzo è spiegato in modo chiaro).
In particolare la Fortune fornisce una chiave di lettura per alcuni omicidi inspiegabili, come questo di Claudia Racciatti.
Ora, occorre considerare che la Fortune non era solo un’iniziata e una maga, fondatrice di una sua confraternita tuttora operante, ma era transitata per la Golden Dawn, per l’Ordine della Rosa Rossa, e per diverse altre società segrete. E’ quindi una persona che quel mondo lo conosceva bene.
Secondo l’autrice, per ogni evento importante che accade nella storia, occorre un sacrificio umano, di una o più persone.
Per la costruzione di un tempio, devono essere sacrificate una o più vite umane. Per la costruzione di una città, di un palazzo, per far nascere una nuova associazione, organizzazione, per promuovere un evento, occorre un sacrificio.
La vittima deve avere delle caratteristiche che richiamano – nel nome, nella professione, o nella sua vita personale, o nell’aspetto – le particolarità dell’evento che si vuole propiziare.
Per capire il motivo per cui è stata uccisa la donna tenente, quindi, bisogna vedere cosa succede in quel periodo nell’Arma dei Carabinieri.
Nel 2010 l’Arma dei Carabinieri è in una fase delicata perché è da poco nata Eurogendfor, la nuova super polizia europea, che porterà allo smantellamento dell’Arma, destinata ad essere soppressa per confluire nella nuova struttura.
Il trattato di Velsen, con cui nasce Eurogendfor, è dell’ottobre 2007 e viene ratificato in Italia a maggio del 2010. E’ proprio dal 2010, quindi, che la nascita della nuova superpolizia – la cui base è a Vicenza – viene ufficializzata e diventa sempre più operativa.
L’uccisione del tenente Claudia Racciatti costituisce quindi un sacrificio per propiziare la nascita della nuova struttura e ritualizzare la fine dell’Arma dei Carabinieri.
Nessuno meglio di lei era idonea a rappresentare l'arma dei carabinieri, dato che col suo bel volto aveva fatto da testimonial all'arma.
Siccome spesso i sacrifici richiesti per un’operazione su larga scala non sono unici, ritengo rientrino nello stesso schema altri suicidi strani. Ad esempio il suicidio di un carabiniere di 43 anni che si uccide a Viterbo, il 14 maggio 2010, nel quartiere Santa Barbara. Non solo Santa Barbara è la protettrice dei militari, ma guarda caso il 14 maggio è anche la data in cui viene promulgata la legge che ratifica il trattato di Velsen.
Anche questo quindi deve essere un rito, per accompagnare la legge con cui è promulgata la legge che sancisce in via definitiva la fine dell'arma dei carabinieri.
In fondo, la fine dell'arma dei Carabinieri, e la nascita di un nuova struttura, sono eventi storici, di quelli che lasciano il segno nella storia di una nazione come la nostra, e i sacrifici devono essere tanti. Il sangue versato deve essere molto. Chissà quindi quante sono le morti da collegare alla nascita di Eurogendfor e alla soppressione dei Carabinieri.
E chissà, forse collegata a questa pista è la strage di Porto Viro, in provincia di Rovigo, avvenuta sempre nel mese di ottobre, ma di quest’anno. Ancora una volta una strage, in una caserma dei carabinieri, in cui muoiono tre persone: due carabinieri e la moglie del comandante della stazione. Manco a dirlo, l’assassino dopo la strage si è suicidato: il modo migliore per archiviare tutto e non fare alcuna indagine, per mettere tutto a tacere, e continuare ad occuparsi di Michele Misseri, del falso duello Bersani-Renzi, e per far finta che la realtà sia quella che raccontano i giornali, mentre noi, che vediamo delitti rituali ovunque, siamo un filino paranoici. In fondo, che ci sarà mai di strano in tutti questi carabinieri che si suicidano?
A coloro che, leggendo questo articolo, penseranno che mi sia bevuto il cervello e che l'idea di uccidere una persona a fini sacrificali sia una follia, rispondo che è vero, è una follia. Un delirio. Ma occorre soffermarsi a riflettere che le persone che decidono la morte di un carabiniere a fini sacrificali, sono le stesse che decidono di muovere una guerra all'Iraq e fare un milione e mezzo di morti raccontandoci la favoletta prima della armi chimiche, e poi del petrolio di Saddam, oppure dell'attacco alla Libia per difendere le popolazioni civili dalla cattiveria di Gheddafi, e la maggior parte della gente si beve queste idiozie e si abitua a tutti questi morti; e per questi esseri, la morte di qualche carabiniere, raccontandoci poi la storiella del suicidio avvenuto per il timore di un'azione disciplinare, non conta nulla. Loro sanno perfettamente che chi crede alla storia dei dittatori cattivi Gheddafi e Saddam crederanno pure alla storia del gesto di follia, e non potranno mai credere agli omicidi rituali, nè tantomeno potranno mai capirne la ragione.
La follia di certi esseri determina la morte di milioni di persone in guerra, o di singole persone come i carabinieri che si suicidano senza apparente motivo; la follia e l'idiozia della maggior parte delle persone, che pensano di sapere tutto e aver capito tutto del mondo in cui viviamo, unito all'ignoranza dei magistrati e degli organi di PG deputati alle indagini, assicura che questi fenomeni rimangano impuniti per sempre.
Fonte: http://paolofranceschetti.blogspot.it/
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giovedì 20 dicembre 2012
FACCIAMO SCORTE PER IL 21.12.2012
Ma non scorte di cibo, semmai scorte di consapevolezza, che sono forse le uniche richieste per affrontare la fatidica data.
In questa data pare non accada proprio nulla, né di astronomico né di altro… Se non una vaga attinenza con la fine di un periodo del calendario Maya. Periodi che avevano una valenza anche spirituale e alla fine dei quali i sacerdoti maya facevano delle grandi celebrazioni. Ma poi non si sa bene se quel giorno fosse proprio esattamente il 21.12.2012 o dintorni…
Dal punto di vista spirituale i grandi moti congiunti di Sole,Terra, Luna e pianeti, sullo sfondo dello Zodiaco, sono di grande importanza. In quanto sono le interrelazioni sostanziali tra le manifestazioni visibili di grandi esseri spirituali. Ognuno portatore di qualità importanti e diverse. Che operano interagendo con i nostri corpi. Ma anche da questo punto di vista il vero passaggio di epoca, quello dai Pesci all’Acquario, è ancora di là da venire. Anche se gli acquariani festeggiano da tempo, non siamo nell’età dell’Acquario. Ancora per qualche secolo il Sole all’equinozio di Primavera sorgerà in allineamento con la costellazione dei Pesci.
Le stesse date che abbiamo ora non sono incise a lettere di fuoco del cosmo, ma sono il frutto di pure convenzioni. Quindi le date “singolari” che ne escono fuori, 11.11.11, 12.12.12, 21.12.12, ecc. non sono che artifici. Potevano essere benissimo spostate di uno, due o tre giorni, o i mesi essere fatti di periodi diversi, ecc…
Qualcuno dirà che dietro queste date ci sono comunque grandi forze spirituali. Forse sì, ma non propriamente “candide”. Una commissione fatta quasi tutta da gesuiti organizzò il nuovo calendario nella Roma del ‘500, sotto influenza dell’Impero Spagnolo. Ed a promulgare la bolla dalla gesuita villa Mondragone, fu nel 1582 (vedi immagine celebratoria) uno dei papi più privi di scrupoli della controrifoma, Gregorio XIII. Noto per la voglia di ammazzare più protestanti possibile. Fu dietro molti complotti contro Elisabetta I, e fece fare grandissime feste e celebrazioni di gaudio per il Massacro della Notte di San Bartolomeo, quando i cattolici reali francesi fecero assassinare qualche decina di migliaia di ugonotti.
Certo non immaginava che avrebbe promulgato date nella quali “eretici” del duemila avrebbero meditato in massa sostenuti dal senso “numerologico” e “mistico” di quei numeri.
Altro elemento da menzionare è questo: storicamente ogni volta che qualcuno ha detto che in una certa data - degna di nota dal punto di vista numerico - sarebbe successo qualcosa, poi puntualmente non è mai accaduto nulla di così significativo. Come ad esempio la fine dell’anno mille, o i vari passaggi di secolo – sempre attesi con timore, fino alla fine del 2000. Del quale tutti ricordiamo le attese drammatiche ed il puntuale “non succedere nulla”.
Ora siamo per fortuna quasi alla fine di una sequenza di date: l’11.11.11 non è successo nulla, il 12.12.12 alle 12 e 12 nemmeno. Indoviniamo cosa non accadrà il 21.12.12… Certo, a meno che qualche matto o qualche potere manipolatorio non voglia utilizzare la data per combinarne una delle sue…
Una cosa un po’ strana è che dietro queste chiamate alle meditazioni planetarie su numeri francamente un po’ a casaccio, si intravede qualche “manina”. Alcune organizzazioni sono dietro queste chiamate a raccolta planetarie, dietro a questi messaggi che parlano per queste date di passaggi dimensionali, di sbarchi di salvatori, di messia in arrivo, ecc.
Parlano di attese “messianiche” per qualcosa che dal di fuori deve venire a salvarci. Perché noi da soli proprio non siamo capaci.
Ecco, forse nella nostra epoca di sviluppo della coscienza, non c’è nulla di più antispirituale di questa attesa di qualcosa che “ci salvi” dal di fuori. Perché nella nostra epoca quello che sta già sorgendo in grandi numeri, è un impulso di amore e consapevolezza dal didentro. Impulsi d’amore, di solidarietà , di attenzione agli altri ed alla Terra con le sue creature, che stanno maturando dentro. Con forze che noi ora abbiamo in noi. E che si mettono in moto a contatto con il non casualmente difficile flusso degli eventi della nostra vita. Individuale e collettiva. Proprio da questo incontro tra una nuova maturità interiore in crescita e le difficoltà della vita da risolvere nel quotidiano, sta finalmente cominciando a sorgere una umanità nuova e dotata di una coscienza più forte.
Indicare date di cambi che vengono da fuori, e attese di salvatori vari, distrae da questo compito spirituale quotidiano, che dovrebbe ogni giorno scoprire ed usare intorno a sé i terreni, le sfide di crescita della propria coscienza. Mettendo amore e consapevolezza in famiglia, nel posto di lavoro, nella società… che sono lì proprio per stimolare la nostra crescita.
E allora viene spontanea una serie di domande:
La diffusione di queste attese salvifiche, che distraggono dal compito di crescita quotidiano, non ne sminuiscono l’importanza? Non sottintendono che la nostra interiorità a contatto della vita non è in grado di produrre nulla di importante e positivo? Non implicano che noi continuiamo ad essere troppo deboli, e servirà sempre qualcuno “da fuori” per salvarci? Non vengono forse stimolate da forze anti-coscienza?
Che l’attesa sia di esseri, energie, influssi o dimensioni nuove non cambia… Sempre qualcosa di esterno a noi. Proprio ora che invece il grande movimento del risveglio in piena crescita mostra che l’umanità ha in sé le forze per crescere spiritualmente. Mostra che in grandi numeri – anche se non ancora maggioritari – il cuore, la voglia di cambiare in meglio le cose disinteressatamente, si sta facendo spazio, e comincia a guidare tante persone verso una coscienza elevata.
Ecco, il 21.12.2012, invece di estraniarci dal mondo, forse dovremmo concentrarci su come mettere una goccia d’amore e di consapevolezza in più in quello che facciamo nella nostra vita quotidiana. E magari farlo anche il giorno prima, il giorno dopo e tutti gli altri giorni.
Così si cresce spiritualmente: non aspettando il Bene che viene da fuori, ma pensando, sentendo e soprattutto facendo cose buone, oggi.
Non si cresce aspettando……… la Befana.
Fonte: http://www.coscienzeinrete.net/spiritualita/item/990-21-12-2012-avete-fatto-scorte
lunedì 17 dicembre 2012
STATI UNITI E STRAGE DI BAMBINI... PERCHE'?
Difficile dare una risposta. Ma ci domandiamo cosa si agita, cosa si muove nell’aura, nell’atmosfera psichica degli USA.
Una forza di distruzione di vite giovanissime. Come se qualcosa volesse impedire loro di utilizzare la vita per crescere come coscienze. Come a voler impedire che facessero crescere, mettendole alla prova, le proprie forze d’amore e di consapevolezza.
Ed è poi come se questo qualcosa approfittasse di grandi vuoti, di grandi deserti psichici, per prendere possesso delle anime, delle menti e delle azioni di povere personalità indebolite che si fanno strumento di morte.
Perché proprio negli Stati Uniti una tale concentrazione di episodi del genere? Perché proprio in quel Paese così frequenti questi neri riti di sangue, di sacrificio delle forze vitali d’amore, per nutrire ed esaltare brutali fantasmi anti-coscienza?
Forse perché quel tipo di cultura è sempre più concentrata sui beni materiali, sempre più imbottita di farmaci e di alimenti devitalizzanti, fin dalla più tenera età. Sempre più avvolta da ideali patriottici finti, dall’uso di “armi” per ottenere finte vittorie. Da guerre vere, videogames e forme pensiero prive di amore, e basate sull’affermazione con la violenza, psichica o fisica. Dalla diffusione massiccia di strumenti di morte, ovunque. Forse proprio perché nella psiche di tante persone l’acqua viva dell’amore scarseggia, ed impedisce la crescita di pensieri, sentimenti ed azioni amorose. Determinando quei deserti di sentimenti e di ideali che diventano il regno degli spettri anticoscienza.
Ma gli Stati Uniti non sono tutti così. Il potere finanziario, politico, militare, scientifico, favorisce i deserti interiori, perché dipende dagli stessi spettri di distruzione che li dominano. Ma ci sono anche forti impulsi d’amore, di autentica spiritualità, di consapevolezza che stanno maturando, anche proprio per reazione alla devastazione psichica.
Che il futuro degli USA sia nelle loro forze d’amore!
Fonte: http://www.coscienzeinrete.net/spiritualita/item/984-perche-cosi-spesso-stragi-di-bambini-negli-stai-uniti
giovedì 13 dicembre 2012
TECNICHE DI GUERRA PSICOLOGICA
Ciao a tutti!
Stavo rileggendo un artcolo di Paolo Franceschetti del 2010...
e mi son venuti i brividi...
ho fatto copia e incolla di un estratto per riproporlo e per far pensare...
Trovo che ci siano troppe delle condizioni qui sotto esposte che si stanno verificando nel nostro Paese e non solo...
La Guerra psicologica consiste nell'uso pianificato di operazioni psicologiche allo scopo principale di influenzare opinioni, emozioni, atteggiamenti e comportamento delle masse.
Condizione necessaria perché le operazioni di guerra psicologica possano aver successo è quella di creare nella “popolazione obiettivo” frustrazione insicurezza e paura. Queste condizioni, infatti, riducono l'uomo ad uno stato di sottomissione in cui le sue capacità di ragionamento sono annebbiate e in cui il suo responso emotivo a vari stimoli e situazioni diventa non solo prevedibile ma “sagomabile”.
Per creare frustrazione, insicurezza e paura si devono creare all’interno del paese le seguenti condizioni:
Inflazione
tassazione non equa
concussione e corruzione
scarsezza di uomini nelle forze dell’ordine
appoggiare forme di sanzione o altro
scarsezza di necessità primarie come di abitazioni e altro
fomentare l'intolleranza razziale e religiosa
disunità politica e mancanza di fiducia nei capi
mancanza di risorse che possono sostenere l'economia
azioni di terrorismo e di violazione dei diritti umani
Create queste condizioni l’operatore di guerra psicologica può iniziare il suo lavoro.
I mezzi primari di manipolazione mentale sono la scuola, televisione e l’industria dell’intrattenimento (altri sono la droga, l’alcool, gli psicofarmaci e l’alimentazione).
Della scuola abbiamo già parlato in un precedente articolo sottolineando come questa operi per:
Insegnare lo stretto necessario perché la popolazione possa essere produttiva nei termini e nei modi voluti dal potere;
imporre sistemi d’istruzione che sono volti a uniformare e conformare la popolazione evitando accuratamente di insegnare le materie che sviluppino la capacità di ragionamento (dialettica, retorica, logica, ecc.), ovvero quelle materie che sviluppano il pensiero critico, autonomo;
instillare nei giovani quei preconcetti, pregiudizi e stereotipi su cui poi conformeranno tutte le loro esperienze.
La funzione esercitata dalla scuola, che ha il vantaggio di poter agire sui bambini e giovani, maggiormente ricettivi all’instillazione di pregiudizi e stereotipi, è importantissima dal momento che l’operatore di guerra psicologica, per poter operare con successo, deve poter contare su una popolazione che risponde a determinate sollecitazioni, ovvero per poter manipolare deve conoscere il modello di comportamento della popolazione, i modi di comunicazione, le motivazioni poste alla base del loro agire.
Preparato il terreno dalla scuola, arriva la manipolazione attraverso i media. Strumento fondamentale di guerra psicologica dal momento che la nostra mente, tendenzialmente pigra, è attratta da tutto ciò che non richiede lo sforzo di pensare. Oltre a ciò è mediamente consapevole di di 200 bits di informazioni su 400 miliardi che il cervello elabora in un secondo. Ovvero siamo consapevoli di mezzo miliardesimo di ciò che avviene nel nostro cervello. Tutto il resto ci condiziona senza che ce ne accorgiamo.
Le principali tecniche di manipolazione attraverso i media sono:
creare un messaggio credibile
usare il linguaggio giusto
creare un ampio numero di fonti di informazione
creare “opinion leader”
attivare il meccanismo della ripetizione
operare debunking.
Vediamole nel dettaglio
CREARE UN MESSAGGIO CREDIBILE.
L’operatore di guerra psicologica che, come abbiamo detto, conosce gli schemi su cui si muove la popolazione, deve creare messaggi credibili. Attenzione il messaggio deve essere credibile, non vero. Anzi, spesso, la verità toglie credibilità al messaggio. Le menzogne sono più attraenti della verità perché fanno leva sulle nostre speranze, sui nostri pregiudizi, ecc... La verità, invece, ha la sconcertante abitudine di metterci davanti all’imprevisto, a ciò a cui non eravamo preparati e che, tendenzialmente quindi, rifiutiamo. L’operatore di guerra psicologica, che sa perfettamente che la maggior parte del pubblico non è alla ricerca della verità, ma di ciò che le permette di non uscire dagli schemi psichici indotti, su queste basi manipola la realtà. Facciamo un esempio.
La sera del 10 aprile 1991 140 persone morirono bruciate sul Moby Prince davanti al porto di Livorno. Se domandi a qualcuno cosa causò la tragedia ancora oggi ti senti rispondere: c’era una fitta nebbia, l’equipaggio, davanti alla televisione a vedere la semifinale di Coppa delle coppe juventus Barcellona, e non si è accorto della petroliera Agip Abruzzi entrando con questa in collisione. Tutto ciò è falso. Dagli atti e documenti processuali è emerso che:
- quella sera la visibilità era perfetta, nessuna nebbia né prima, né durante né subito dopo la collisione (come dimostrano foto, e video amatoriali, uno dei quali trasmesso anche dal TG1);
- nessuno dell’equipaggio stava guardando la partita (nella cabina di comando non vi erano televisori);
- l’impatto non è stato improvviso. Tutti i passeggeri erano nel salone De Lux (stanza provvista di porte tagliafuoco) con bagagli e giubbotti di salvataggio. Questo significa che erano stati richiamati dalle cabine presso cui si trovavano, alcuni stavano mettendo a letto i bambini visto che tutto è successo dopo le dieci di sera, invitati a rifare i bagagli, indossare i giubbotti e radunarsi nel salone, là dove sono stati trovati. Nessuno dei corpi presentava traumi.
Difficile conciliare tutto ciò con un impatto improvviso causato dalla negligenza dal personale che guardava la partita, ma nella memoria collettiva è rimasto quella notizia: la tragedia è avvenuta perché l’equipaggio guardava la partita di calcio. Perché? Perché il messaggio selezionato dall’operatore era assolutamente credibile, mezza Italia si ferma davanti ad una semifinale di Coppa delle Coppe.
USARE IL LINGUAGGIO GIUSTO.
Come abbiamo accennato l'uomo vede il mondo in termini di precedenti esperienze, pregiudizi e stereotipi. Oltre a ciò, avendo una mente tendenzialmente pigra è attratto da tutto ciò che gli permette di ridurre problemi complessi in formule semplicistiche (tecnica che serve anche a costruire ed alimentare a dismisura il nostro ego facendoci credere di essere intelligentissimi e di aver capito tutto). L'operatore di guerra psicologica risponde a questa esigenza usando le parole.
Gli stereotipi sono parole o frasi così intimamente associate ad idee o credenze comunemente accettate da essere di per se stesse convincenti senza bisogno della ragione o dell’apporto dell’informazione. Esse fanno appello a quelle emozioni quali l’amore per la patria, il desiderio di libertà, ecc.. Ovvero si accettano senza sottoporle ad un ragionamento operando su di esse un transfert. Proprio per questo gli stereotipi sono lasciati volutamente vaghi, affinché l’uditore possa interpretarli in maniera personale.
Anche in questo caso facciamo un esempio. I nostri telegiornali, parlandoci del conflitto in Iraq usano il termine "guerra di liberazione", in realtà si tratta di una guerra di aggressione preventiva, illegale e criminale secondo il diritto internazionale. Le truppe dei paesi invasori al telegiornale diventano “truppe alleate”, mentre i combattenti iracheni vengono definiti "fedelissimi di Saddam", per condizionare i telespettatori e far pensare che siano uomini che combattono per difendere un criminale, non il loro paese.
CREARE AMPIO NUMERO DI FONTI DI INFORMAZIONE
L'uditorio non deve avere la sensazione di essere controllato. L’operatore di guerra psicologica crea, quindi, un ampio numero di fonti d’informazione, i cui messaggi devono essere leggermente diversi, ma condizionare tutti allo stesso modo, così da dare la sensazione all’obiettivo di stare scegliendo di propria volontà tra diverse opzioni e programmi (basti pensare ai telegiornali, non solo danno le stesse notizie, ma, spesso, hanno anche la stessa scaletta).
CREARE "OPINION LEADERS"
L’operatore di guerra psicologica sa perfettamente che gli “opinion leaders”, hanno il potere di influire sull’opinione pubblica quanto le personalità politiche ed allora li crea. Sono quelle persone che compaiono in tutte le trasmissioni televisive e la cui fama viene costruita dai media. Vengono presentati come esperti del settore, opinionisti, ma difficile per il telespettatore dire se l’opinionista sia diventato esperto del settore perché è comparso in televisione o sia comparso in televisione perché realmente era un esperto del settore.
ATTIVARE IL MECCANISMO DELLA RIPETIZIONE.
Creata la realtà voluta l’operatore di guerra psicologica deve attivare il meccanismo della ripetizione, ovvero deve ripetere un fatto non vero così spesso da farlo diventare reale, come nel succitato caso di Al Quaeda.
OPERARE DUBUNKING.
Il debunking è una forma di manipolazione che consiste nello smontare e confutare teorie ed informazioni che vanno contro l’informazione (leggi manipolazione) ufficiale, ovvero la c.d. controinformazione.
L’opera del debunker è di fondamentale importanza per la guerra psicologica, egli opera con messaggi semplici, prevalentemente diretti a livello emotivo con ganci diretti all’inconscio, ovvero a quei pregiudizi e stereotipi inculcati sin dai tempi della scuola e rinforzati quotidianamente dai media.
Normalmente il messaggio teso a screditare la fonte di controinformazione del debunking si apre con un attacco sul piano personale, ovvero etichettando la persona con insinuazioni varie. Le principali etichette sono: bugiardo, paranoico, complottista, affetto da delirio di persecuzione, mitomane in cerca di pubblicità, Euroscettico, conservatore, nazionalista, xenofobo, razzista, fascista, sionista, antisemita, fondamentalista, comunista, ecc..
Tali parole (etichette) hanno la capacità, inserendosi in automatismi creati sin dalla scuola, di “impermeabilizzare” la nostra mente , ovvero neutralizzare a priori ogni possibile apporto ad un pensiero diverso.
Queste sono le principali tecniche di manipolazione mentale.
Ora che si conoscono le tecniche ci si può difendere. Come? Ad esempio:
- quando i media trasmettono notizie come quelle su Al-Quaeda ci si deve domandare cosa vogliono ottenere terrorizzando la popolazione. Vogliono far passare leggi che elidano ancora di più i diritti fondamentali dei cittadini? Si tratta di un “falso bersaglio”, ovvero desiderano attirare l’attenzione della massa su un fronte per operare indisturbati su un altro?
- Quando una persona in un dibattito non confuta i fatti ma si affida a frasi generiche e banali con ganci chiaramente emotivi si deve cambiare canale ed approfondire personalmente la questione. Stessa cosa si deve fare tutte le volte che qualcuno, invece di contestare nel merito un’affermazione, attacca sul piano personale etichettando l’interlocutore allo scopo di delegittimarlo;
- si deve analizzare sempre il contenuto di ciò che viene detto, ovvero verificare se si tratta solo di forma (parole inutili e stereotipi) o vi è anche sostanza, ecc…
Gli esempi potrebbero essere infiniti ma tutto si riduce, in fondo, ad una sola cosa: ci dobbiamo riappropriare della capacità di pensare.
Fonte: http://paolofranceschetti.blogspot.it/2010/09/la-funzione-della-televisione.html
martedì 27 novembre 2012
VOGLIONO CHIUDERE IL VALDESE? METTIAMOCI LE TETTE!!
Oltre trecento donne di ogni età, alcune con i segni evidenti di un'operazione di tumore al seno, si sono fatte fotografare a seno nudo per protestare contro il rischio di chiusura dell'ospedale Valdese di Torino. Si sono date appuntamento nei giorni scorsi, rispondendo all'appello lanciato dall'iniziativa ''Mettiamoci le tette''. Le foto, scattate tutelando la privacy delle donne, saranno proiettate durante la manifestazione prevista il primo dicembre prossimo davanti all'ospedale dove ogni anno, ricordano gli organizzatori, vengono eseguiti 600 interventi per il tumore alla mammella.
Contro la chiusura della struttura sono state raccolte finora 7600 firme per una petizione da consegnare all'assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino. “Alle donne lì seguite, che avevano costruito con i sanitari che le hanno in cura un rapporto basato sulla umanità e la fiducia reciproca oltre che sulla competenza, è stato detto che non potevano più essere prenotate e niente altro” scrive Nino Boeti, consigliere regionale e responsabile regionale sanità del Pd, sul suo profilo Facebook.
“Nessuna indicazione su un futuro trasferimento del reparto, né se poter ritrovare in qualche altra struttura pubblica il medico che le ha in cura. La sanità, anche in un momento di difficoltà finanziaria, non può essere gestita all’insegna dell’arrangiatevi. Occorre mantenere una umanità necessaria per ogni cura, ancora di più per quelle che investono malattie gravi e invasive, e proteggere e aiutare un rapporto importante per la guarigione come quello tra medico e paziente”. Lo stesso Boeti ha annunciato che presenterà nei prossimi giorni un esposto alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio.
Fonte: http://affaritaliani.libero.it/piemonte/donne-a-seno-nudo-e-duro-contro-la-chiusura-del-valdese-a-torino261112.html
martedì 6 novembre 2012
ANGELA CELENTANO: LA MAMMA NON SI ARRENDE
NAPOLI - «Angela è viva». Parla piano ma in maniera convinta, Maria Celentano, la mamma della piccola scomparsa 16 anni fa sul monte Faito. Al termine di un vertice in procura, Maria ribadisce quello che «il cuore di una mamma ha sempre detto in tutti questi anni, e cioè che Angela è viva».
Le sue speranze si sono riaccese dopo che, dal Messico, è arrivata la mail di una ragazza che dice di essere Angela. Ed è proprio a sua figlia che Maria si rivolge dicendole: «Non avere paura».
«Angela è sempre stata nel mio cuore», ha ripetuto mamma Maria. Guardando la foto, aggiunge: «Il fatto che ci sia qualche elemento di compatibilità per noi è importantissimo - ha spiegato - c'è una somiglianza incredibile con Angela e con i tratti somatici della nostra famiglia, per noi è importante e per gli investigatori ancora di più».
I Celentano hanno poi ribadito che non vogliono incontrare i Ruiz, la famiglia messicana dalla cui abitazione è partita la mail: «Noi cerchiamo Angela, non cerchiamo nessuna famiglia». Dicono che non ci sono stati altri contatti con la sedicente Angela. Di sicuro, mamma Maria ribadisce che questa volta la svolta potrebbe esserci davvero. Qualcuno le chiede come fa essere così convinta che possa essere Angela: «È una mia convinzione, spero di non sbagliare».
Fonte: http://www.ilmattino.it/napoli/citta/angela_celentano_vertice_in_procura_la_mamma_la_mia_bimba_viva/notizie/229936.shtml#
lunedì 5 novembre 2012
HACKER ANONIMOUS MINACCIANO FACEBOOK
Attacco hacker a Facebook nelle prossime ore
La notizia sta facendo il giro della rete da alcuni giorni oramai: il noto gruppo di hacker Anonymous vorrebbe attaccare il gigante dei social network Facebook e rendere il sito irraggiungibile proprio oggi, lunedì 5 novembre 2012.
Meglio che terminiate tutte le vostre attività sul social network Facebook entro poche ore! Il noto gruppo di hacktivisti (NDR: persone che ottengono accesso a file celati su computer o a reti si computer al fine di scopi politici o sociali) Anonymous ha minacciato di mandare offline Facebook entro la fine di questa giornata…salvo che l’azienda affiliata Zynga (ve li ricordate? sono quelli di FarmVille!) faccia marcia indietro sulla recente decisione di licenziare ben mille dipendenti.
Secondo Wired i creatori della fattoria virtuale più famosa del web hanno annunciato un taglio del 5% sui dipendenti e la chiusura dell’ufficio di Boston lasciando ai rispettivi dipendenti solo due ore per sgomberare le scrivanie e andarsene…mentre l’attenzione mediatica era totalmente rivolta alla presentazione dell’iPad mini di Apple.
Questo atteggiamento nei confronti dei dipendenti e le dubbie scelte economiche operate dall’azienda Zynga (che avrebbe un milione di dollari in azioni fermo in banca) hanno scatenato le ire tra le schiere degli hacker di Anonymous che, tramite un video youtube prontamente rimosso, ha manifestato chiaramente l’intenzione di hackerare il social network di Mark Zuckerberg e rendere gratuiti tutti i giochi di Zynga a meno che l’azienda torni sui suoi passi.
Questa giornata è molto popolare in Inghilterra, e viene ricordata come “la congiura delle Polveri”. Il 5 novembre del 1605 Guy Fawkes, rappresentante della nobiltà inglese cattolica, cercò di far saltare il parlamento (la House of Commons) con lo scopo di assassinare il re Giacomo I e altri nobili protestanti. Ancora oggi, a Londra questa data viene festeggiata con fuochi artificiali, anche se ha perduto ogni connotato politico, si tratta di un’occasione per fare festa.
E così come la festa è popolare per gli inglesi lo è anche per gli hacker di Anonymous: avevano già minacciato il social network nel 2011 in questa esatta giornata ma avevano fallito il tentativo di attacco. Andrà diversamente quest’anno? Riusciranno nell’intento?
Fonte: http://www.robadadonne.it/7279/attacco-hacker-a-facebook-nelle-prossime-ore/
giovedì 1 novembre 2012
TOPOLINO COMPIE 80 ANNI!!
Con le sue immancabili scarpe gialle, i guanti bianchi a quattro dita e le caratteristiche grandi orecchie a sventola, Topolino si appresta a festeggiare gli 80 anni. Una straordinaria storia editoriale iniziata nel dicembre del 1932 - appena quattro anni dopo la nascita di Mickey Mouse dalla pennadi Walt Disney - quando l'editore fiorentino Giuseppe Nerbini dà alle stampe il primo numero del giornale (appena 8 pagine) e l'italianizzato "Topo Lino" arriva nelle edicole italiane. Un successo che continua ancora oggi, 80 anni e 2.973 copertine dopo.
Otto decenni di fumetti, in cui il topo più amato delle strisce ha saputo raccontato storie sempre nuove, impersonando anche personaggi storici o divi del cinema. «Il segreto del successo di Topolino, che si rivolge ormai a tre generazioni, nonni, genitori, figli, è essere in grado di riuscire a interessare tutti con un linguaggio universale - spiega Valentina De Poli, direttrice del settimanale ora pubblicato da Walt Disney Company Italia (e prima da Mondadori) (RPT ora pubblicato da Walt Disney Company Italia e prima da Mondadori). I fumetti raccontano storie vere e in questo modo parlano di noi. Attraverso i personaggi, riusciamo a raccontare quello che succede nella società. In Paperon dè Paperoni che vessa Paperino, tutti possiamo riconoscere un professore o un superiore. Siamo tutti un pò Paperino».
Il via ai festeggiamenti per la ricorrenza sarà dato dalla Walt Disney Company Italia a Lucca Comics and Games, in programma dal 1 al 4 novembre. Uno speciale compleanno festeggiato con tante sorprese, prima fra tutte il libro "80 anni insieme": un volume celebrativo che, di decennio in decennio, ripercorre avvenimenti, episodi e curiosità che hanno fatto la storia di Topolino e lo hanno reso un mito senza tempo.
Per ogni decennio, poi, è stata selezionata la storia a fumetti più rappresentativa: si parte da Topolino giornalista, del 1935, fino a Paperino e il risveglio del silente, del 2000. Le dodici copertine più significative, quelle che hanno segnato i cambiamenti e l'evoluzione del giornale, saranno invece raccolte nel calendario Disney 2013 "Topolino anniversary".
Il 26 dicembre, con il numero 2.979, uscirà in edicola il numero celebrativo, con Mickey Mouse protagonista di una storia dedicata alle storie dei fumetti. Dopo la tappa a Lucca Comics and Games, i festeggiamenti per gli 80 anni di Topolino proseguiranno con la mostra "Storie di una storia", in programma dal 15 novembre al 20 gennaio 2013 a WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto, dell'Illustrazione e dell'Immagine animata di Milano. L'esposizione si propone di illustrare come la creazione del genio di Walt Disney si sia evoluta insieme ai suoi lettori.
«È incredibile passare di stanza in stanza e vedere cosa è cambiato in questi anni: tecnica, storie, tecnologia. L'ultima sala è riservata al passaggio di Topolino sull'iPad. Conoscere il passato è importante, ma dobbiamo avere anche un occhio al domani. E in questo modo potremmo festeggiare altri 80 anni. Di storie da raccontare ce ne sono sempre», auspica Valentina De Poli.
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/cultura/libri/topolino_compleanno_disney/notizie/228805.shtml
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I 50 ANNI DI DIABOLIK
Diabolik, 50 anni di furti al fianco di Eva
Ha sempre cambiato “veste” per prendere posizione sui temi dell’attualità
Diabolik, il re del terrore
Indossa una tutina nera inconfondibile. La bionda Eva, la donna per antonomasia, quasi lui fosse l’uomo ideale, è sempre al suo fianco. L’auto è da sempre una jaguar e-type del 1955 cupè nera e c’è sempre un colpo, un furto, da portare a termine. Diabolik sembra non invecchiare mai ma, ridendo e scherzando, il primo di novembre 2012 compie 50 anni.
Sempre uguale e sempre diverso. Diabolik ha cambiato “veste” per prendere posizione sui temi dell’attualità schierandosi contro i manicomi nel bel mezzo della polemica sulla legge Basaglia. Si è scontrato con la corruzione in politica durante il ciclone giudiziario di Tangentopoli. Ha sconfitto mafiosi e terroristi aiutando le forze dell’ordine ma con la violenza.
Diabolik è stato un rivoluzionario, nel ’62, anche nel formato. Nacque da un'idea di Angela e Luciana Giussani che, osservando tutti i giorni i pendolari che transitavano per la Stazione di Milano Cadorna (vicino alla quale viveva), ebbero l'intuizione di realizzare un fumetto con un formato tascabile, cioè che si potesse facilmente leggere aspettando il treno e poi in viaggio, per riporlo infine comodamente in tasca.
A Lucca, patria italiana del fumetto con “Lucca Comics” si incontrano Martin Mystère e Diabolik. A palazzo Guinigi, sede del Must-Museo della città di Lucca, l’appuntamento tra i due è per la mostra “Mysteri Diabolikamente lucchesi”, mostra dedicata all’esposizione delle tavole originali di una storia inedita, appositamente realizzata e raccolta in un volume.
Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/cultura/articoli/1066852/diabolik-50-anni-di-furti-al-fianco-di-eva.shtml
IL CLIMA E LE MALATTIE
Un Atlante mondiale delle malattie
«sensibili al clima»
L'iniziativa delle Nazioni Unite per rinforzare la collaborazione tra chi si occupa di salute pubblica, meteorologi e scienziati del clima
MILANO - Il cambiamento climatico incide quotidianamente sulla salute di milioni di persone. E come il clima cambia in modo sempre più drammatico, aumentano i pericoli per la salute della popolazione. Cicloni, uragani, siccità, alluvioni e altri fenomeni climatici estremi, insieme alla variabilità del clima, causano un numero sempre maggiore di morti, l’aggravarsi di malattie e virus, lo scoppio e il diffondersi di epidemie. L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) e l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) hanno lanciato l’Atlante della Salute e del Clima che, mettendo in evidenza quali sono le sfide attuali più importanti – e quelle emergenti - suggerisce come usare l’informazione meteorologica e climatica per proteggere la salute pubblica.
LE MALATTIE SENSIBILI AL CLIMA - Il nuovo manuale – atlante, basato sui dati scientifici più attuali - è ricco di mappe, tabelle, grafici ed esempi. Illustra esplicitamente i legami tra il cambiamento climatico e le malattie, evocando le prove scientifiche che legano le epidemie di malattie quali la malaria e la meningite alle conseguenze del cambiamento climatico. Un vademecum di «malattie sensibili al clima», che spesso coincidono con quelle più mortali. La malaria, appunto, che uccide un milione di persone all’anno (la maggior parte bimbi sotto i cinque anni), e che a causa degli effetti del surriscaldamento globale si diffonde più ad ampio raggio, anche in zone e in stagioni un tempo immuni. Il dengue, esacerbato dalle piogge torrenziali, che secondo i ricercatori potrebbe minacciare due miliardi di persone in più al mondo entro il 2080, rispetto ad oggi. La meningite, che esplode dopo le tempeste di sabbia. La diarrea. Il colera. L’asma. E naturalmente la malnutrizione, così legata a fattori ambientali.
IL RUOLO CRUCIALE DELLA PREVENZIONE – L’Atlante è pensato per gli operatori di tutto il mondo, e in particolare per politici, leader e tutti coloro che sono responsabili di prendere le decisioni che riguardano la prevenzione, uno strumento cruciale per affrontare le minacce climatiche. L’idea è quella di rendere più fruibile tutta l’informazione tecnica e scientifica, troppo spesso sottoutilizzata, per aiutare a rinforzare la protezione dalle conseguenze di un clima sempre più alterato, e ridurre i rischi sulla salute dei fenomeni climatici più violenti. «La prevenzione e la preparazione sono il cuore della salute pubblica – ha dichiarato Margaret Chan, Direttore Generale dell’OMS – La gestione del rischio è il nostro pane quotidiano. L’informazione sulla variabilità climatica e sul cambiamento climatico è uno strumento scientifico potente per aiutarci in questo compito. Il clima ha un impatto profondo sulla vita, e sulla sopravvivenza, delle persone. I servizi climatici possono avere un impatto profondo nel migliorare queste vite». L’iniziativa è parte dello sforzo delle Nazioni Unite per consolidare e irrobustire il ruolo dei servizi climatici. Vari studi dimostrano come, quando si crea una sinergia tra i servizi meteorologici e climatici e quelli della salute si possano salvare molte vite. Un esempio è il Bangladesh, dove la preparazione sui rischi legati alle emergenze climatiche ha ridotto le morti dovute al passaggio dei cicloni da circa mezzo milione nel 1970 alle 3000 del 2007.
LE CONSEGUENZE NEFASTE DEL CLIMA CHE CAMBIA- L’Organizzazione Meteorologica Mondiale è, insieme al Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, la madre dell’IPCC, il Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici, il cui ultimo rapporto scientifico riguarda proprio la gestione dei rischi legati agli eventi climatici estremi e ai disastri. Il cambiamento climatico – in cui le attività umane hanno un ruolo innegabile – influisce su fattori determinanti sulla salute umana, come acqua, aria e cibo, con conseguenze globalmente negative. I picchi di caldo estremo, per esempio, contribuiscono in modo diretto alla morte per problemi cardiovascolari e respiratori di persone anziane. Tali eventi, che normalmente occorrerebbero mediamente una volta nell’arco di un ventennio, potranno invece avvenire ogni 2-5 anni entro la metà del secolo, mentre il numero di anziani nelle città quadruplicherà. Globalmente, il numero di disastri naturali è triplicato dagli anni Sessanta, causando ogni anno 60mila morti, specialmente nei Paesi in via di sviluppo. Secondo le stime dell’OMS, il surriscaldamento globale dagli anni Settanta in poi ha causato oltre 140mila morti l’anno (dati fino al 2004). I suoi costi diretti sulla salute sono valutati tra i 2 e i 4 miliardi di dollari all’anno entro il 2030.
Fonte: http://www.corriere.it/salute/12_ottobre_31/atlante-mondiale-malattie-clima_e49fbf16-233a-11e2-b95f-a326fc4f655c.shtml
martedì 30 ottobre 2012
GRANDI SCOPERTE PER LA SALUTE MESSE A TACERE
Una grande compagnia farmaceutica era quasi riuscita a far passare sotto silenzio una sbalorditiva ricerca su un anti-cancro naturale
Alcuni tipi di cancro (colon, seno, prostata,ecc) sconfitti da una miracolosa pianta dell’ Amazzonia di cui si è scoperto essere 10.000 volte più potente di alcuni farmaci chemioterapici
Da oggi il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza sembrano molto più promettenti che mai. Il merito va ad una pianta che cresce in Amazzonia, nelle foreste pluviali del sud America: la GRAVIOLA (annona muricata). Molto probabilmente fra non molto tempo potremo cambiare opinione sulle possibilità di sconfiggere il cancro. Dagli estratti di questa potente pianta potrà essere possibile:
Sconfiggere il cancro in tutta sicurezza con una terapia completamente naturale che non provoca nausea, perdita di peso e di capelli.
Proteggere il sistema immunitario ed evitare infezioni fatali.
Sentirsi più forti e sani durante tutto il corso del trattamento.
Aumentare la propria energia e migliorare l’aspettativa di vita.
Una grande e conosciuta industria farmaceutica statunitense per più di sette anni ha studiato e testato in laboratorio le proprietà della graviola. Non essendo riuscita a isolare e duplicare in una formula chimica brevettabile i due più potenti componenti della pianta e quindi non potendo trarre grandi profitti dalla vendita di un farmaco, l’azienda ha abbandonato il progetto evitando di rendere pubblico il risultato della ricerca. Siccome per legge non si possono brevettare le sostanze naturali (giustamente, la natura appartiene a tutti, non se ne possono brevettare le meraviglie), uno studio clinico che comporta investimenti per centinaia di migliaia o addirittura milioni di dollari deve avere poi un suo ritorno economico dalla vendita dei prodotti; nessuna casa farmaceutica condurrà mai degli studi su sostanze che poi chiunque potrebbe coltivare o raccogliere per preparare il proprio rimedio personale.
Fortunatamente uno dei ricercatori di quella compagnia, pur condividendone gli obiettivi di profitto, non poteva accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro. Fu così che ascoltando la sua coscienza e rischiando la carriera decise di contattare e informare la Raintree Nutrition, una compagnia statunitense che si dedica alla ricerca, al raccolto e alla riforestazione di piante ed erbe nell’Amazzonia. La sua presidente è riuscita a guarire da una rara forma di leucemia proprio grazie alle piante della foresta pluviale.
Durante le sue ricerche la Raintree Nutrution ha scoperto che anche il NATIONAL CANCER INSTITUTE (NCI) nel 1976 aveva già verificato che gli estratti di questa pianta erano in grado di attaccare e distruggere le cellule maligne del cancro. Questo studio era però stato archiviato come un rapporto interno e mai reso pubblico.
Nonostante queste proprietà siano state scoperte già nel 1976, non è mai stato condotto uno studio su esseri umani, quindi nessuna sperimentazione a doppio cieco e altri test per verificare il valore del trattamento tale da essere pubblicato sulle riviste mediche e quindi universalmente accettato come terapia. In ogni caso, la graviola ha dimostrato di poter distruggere le cellule del cancro in altri 20 studi di laboratorio. Il più recente, condotto dalla Catholic University of South Corea agli inizi del 2001, ha rivelato che due composti estratti dai semi della graviola hanno mostrato una “citotossicità selettiva comparabile all’Adramycin” (un farmaco comunemente usato nella chemioterapia) per le cellule del cancro al colon e al seno, lasciando contemporaneamente intatte le cellule sane, al contrario di quello che si verifica con la chemioterapia.
In un altro studio, pubblicato sul Journal of Natural Products, ha dimostrato che la graviola non è solo confrontabile con l’Adriamicina, ma la supera clamorosamente negli studi di laboratorio. Un composto della pianta ha distrutto selettivamente le cellule cancerose del colon con una potenza 10.000 (diecimila!) volte superiore a quella dell’Adriamicina.
Anche i ricercatori della Purdue University hanno riscontrato che gli estratti delle foglie di graviola hanno eliminato le cellule del cancro in almeno sei tipi di tumore e sono state particolarmente efficaci contro le cellule del cancro alla prostata e del pancreas (!). Secondo un altro studio, sempre della Purdue University, estratti di questa pianta hanno isolato e distrutto le cellule del cancro al polmone.
Quindi, le domande più ovvie saranno: perché sono stati condotti solo studi di laboratorio e non sono state diffuse notizie così incoraggianti? Per il motivo già accennato all’inizio: non essendoci la possibilità di profitti derivanti dalla vendita di un brevetto di un medicinale chimico, nessuna compagnia farmaceutica investirà enormi risorse finanziarie per uno studio appropriato. Purtroppo questa è una realtà comune a gran parte delle terapie naturali.
Incoraggiata da questi test di laboratorio, la Rain Tree Nutrition ha condotto ulteriori ricerche, anche con l’aiuto delle tribù dell’Amazzonia, per raccogliere e far riprodurre questa pianta. Oltre ad aver reso disponibile un preparato contenente la sola graviola, questa azienda ha sviluppato un prodotto chiamato N-TENSE che contiene il 50% di graviola ed il restante 50% una miscela di sei erbe con riconosciute proprietà anticancro: Bitter melon (Mormodica charantia), Esphinheira Santa (Maytenus illicifolia), Mullaca (Physalis angulata), Vassourinha (Scoparia dulcis), Mutamba (Guazuma ulmifolia), Cat’s Claw – Unghia di gatto (Uncaria tomentosa).
Purtroppo finora sono stati pochi i medici e pazienti negli USA (pochissimi in Europa) che hanno usato la graviola o il composto messo a punto dalla Rain Tree Nutrition per combattere il cancro. In ogni caso, secondo le testimonianze pervenute alla Rain Tree Nutrition e al distributore italiano, i primi risultati sembrano particolarmente incoraggianti.
Mentre la gran parte delle ricerche sulla graviola sono focalizate sulle sue capacità anticancro, la pianta è usata da secoli dalla medicina popolare del Sud America per trattare un sorprendente numero di disturbi fra i quali:
ansia, ipertensione, influenza, tigna, scorbuto, malaria, eruzioni cutanee, nevralgia, dissenteria, artriti e reumatismi, palpitazioni, nervosismo, insonnia, diarrea, febbre, nausea, foruncoli, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera.
Non ci sono dubbi che un ammalato di cancro dovrebbe poter conoscere tutte le opzioni di trattamento disponibili. La graviola potrebbe fornire l’aiuto necessario e forse determinante per sconfiggere la malattia, oltretutto, essendone stata riscontrata l’assoluta assenza di tossicità, senza sopportare i pesanti effetti collaterali provocati dai vari trattamenti farmacologici.
Fonte: http://www.laleva.cc/alimenti/graviola.html
domenica 28 ottobre 2012
HALLOWEEN IN ITALIA
Halloween all'italiana: i migliori eventi
Una festa delle streghe, una fortezza infestata e tanti appuntamenti per i più piccoli
Halloween: una vacanza "a tutto brivido"Halloween: dolcetto o antica tradizione?
Siete pronti per la notte più paurosa di tutto l'anno? Da Nord a Sud del nostro Paese, tra una festa delle streghe, un castello infestato e divertenti eventi per i più piccoli, si prospetta un Halloween da brivido...Ecco gli appuntamenti da non perdere
UN HALLOWEEN DA BRIVIDO....
Bardi (Pr), Halloween Bardi Night. Due notti lunghe e da paura tornano alla Fortezza di Bardi che, il 31 ottobre e il 3 novembre, è pronta a festeggiare Halloween con l' Halloween Bardi Night. La fortezza, molto conosciuta dagli appassionati del genere, propone l'appuntamento “Oblivion, fuga dall’incubo” che renderà “stregato" il castello. Ma l'evento non è l'unico momento dedicato al terrore. L'intero edificio, a partire dal suo tragitto interno, è infatti pensato come un viaggio a stretto gomito con la paura. La parte più terrificante del castello? La sala delle torture.
Corinaldo (An), Festa delle Streghe. È forse la festa di Halloween più famosa del nostro Paese. Dal 26 al 31 ottobre, come è consuetudine da ormai 15 anni, streghe, spettri e ogni tipo di mostro invadono la cittadina di Corinaldo per un divertentissimo Halloween tutto italiano. Il motto di quest'anno della cosiddetta Festa delle Streghe è : il desiderio. Desiderio di vivere, desiderio di andare e di tornare, desiderio di non pensarci per una sera o il desiderio di non perdere mai di vista l’obiettivo. Le taverne allestite in stile horror, il paese stesso, la tanto attesa Miss Strega di quest'anno, il Tunnel della Paura ma anche la Casa degli Spiriti, le animazioni e gli spettacoli. Tutti gli eventi di Halloween 2012 a Corinaldo si destreggeranno su questo tema, su quest’idea, su questa sensazione.
Castelnuovo del Garda (Vr) Gardaland. Il 31 ottobre, Gardaland celebra “la notte delle streghe” con un’incredibile e lunghissima giornata di festeggiamenti. Il parco si animerà grazie all’esclusivo Halloween Party dove non mancheranno gli show degli artisti del parco e il divertentissimo gioco dolcetto o scherzetto. E, non appena le tenebre avvolgeranno Gardaland, sarà il momento della suggestiva Halloween Parade durante il quale un inquietante corteo sfilerà lungo le vie del parco. La festa si conclude poi in piazza Valle dei Re, con la cerimonia finale per uno speciale saluto dedicato a tutti gli ospiti presenti: musiche accattivanti, acrobazie mozzafiato e strani personaggi animeranno l'appuntamento.
... OPPURE TUTTO DA RIDERE
Giovedì 1 novembre alle ore 15.30 al Galata Museo del Mare (www.galatamuseodelmare.it) “I fantasmi del mare, nuovi personaggi si aggirano al Museo”, laboratorio per bambini dai 4 ai 14 anni. L’attività didattica consiste in uno spettacolo lungo le sale espositive, dove i visitatori incontreranno alcuni personaggi tra cui un pescatore, Cristoforo Colombo e un emigrante, che illustreranno la vita di mare nel corso dei secoli. Ai partecipanti al termine dell’attività, della durata di circa due ore, sarà consegnato un simpatico omaggio.
Cattolica, Acquario di Cattolica. L’Acquario di Cattolica, dal 31 al 4 novembre, per festeggiare la festa di Halloween, si trasforma e diventa un tenebroso set cinematografico. Una magica atmosfera accoglie i più piccoli che, in un suggestivo scenario horror, potranno ammirare le 3.000 creature marine e terrestri ospiti dei 4 percorsi. Stupirsi tra zucche e fantasmi prima del faccia a faccia con le bocche da brivido dei grandi squali toro, o quelle dai denti aguzzi dei piranha e delle murene che sbucano dai relitti. Ma anche giocare a farsi rincorrere dai 12 pinguini di Humboldt davanti alle grandi vetrate o rimaner stregati dalle simpatiche Lontre orientali, che insieme ai 3 caimani nani, attendono i bambini per stupirli con i loro salti, giochi e le veloci nuotate sott’acqua. Infine, per ciascun bambino che si presenta alle casse dell'Acquario con una zucca, l'entarta è gratuita (se accompagnato da un adulto pagante tariffa intera).
Capriate (Bg(, Minitalia Leolandia. A Minitalia Leolandia le zucche crescono sugli alberi o piovono dal cielo. Si entra in un mondo al contrario e la festa delle streghe fa ridere a crepapelle: già all’ingresso del parco, gli ospiti sono accolti da un’enorme zucca che li guarda con un’espressione birichina. Poi, appena varcati i cancelli, ecco il Grande Albero delle Zucche, da cui si snoda un percorso cosparso da oltre 4000 ragni e pipistrelli che porta gli ospiti nel cuore del parco: HalLEOween Town, il villaggio in stile Far West che, per l’occasione, si trasforma in una “città fantasma”. Quest’anno anche le streghe e i maghi diventano modaioli, sfoggiando tanti look diversi: la strega punk, quella rock, quella bon ton ecc. Un divertimento senza tregua che coinvolge anche le attrazioni del parco.
Cinisello Balsamo (Mi), Museo di Fotografia Contemporanea. Il museo per la festa di Halloween dedica un'intera notte, quella da sabato 27 ottobre ore 20.30 (cena esclusa) a domenica 28 ottobre ore 10.30 (colazione inclusa), al divertimento dei bambini. L'appuntamento si chiama “Una notte al museo- Il mistero di Halloween” e propone un'avventurosa 24 ore alla scoperta dei segreti che si nascondono tra le mura di Villa Ghirlanda. Un evento misterioso scatena l'avventura, un’importante opera è stata sottratta dagli archivi del Museo…
Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/viaggi/week-end/articoli/1066033/halloween-allitaliana-i-migliori-eventi.shtml
sabato 27 ottobre 2012
EVVIVA L'ORA SOLARE!! UN'ORA IN PIU' DI SONNO!!
Ora solare: lancette indietro di un’ora Domenica 28 Ottobre 2012. L’ora legale torna a fine Marzo.
Tra poche ore si rimetteranno a posto le lancette degli orologi e delle sveglie, infatti nella notte tra Sabato 27 e Domenica 28 Ottobre 2012 torna l’ora solare. L’ora legale ci ha accompagnato dall’ultimo weekend di Marzo fino a questi giorni, permettendoci di risparmiare energia elettrica e di godere di più luce durante il giorno.
Ma ora è arrivato il momento di darsi il cambio, infatti in Italia, come nel resto d’Europa nella notte tra Sabato 27 e Domenica 28 Ottobre 2012 si torna all’ora solare, mettendo le lancette indietro di un’ora.
In tutti i Paesi dell’Unione Europea l’ora legale inizia l’ultima domenica di Marzo e termina l’ultima domenica di Ottobre.
Già nel 1784 l’inventore del parafulmine Benjamin Franklin pubblicò un’idea sul quotidiano francese Journal de Paris. Le riflessioni di Franklin si basavano sul principio di risparmiare energia ma non trovarono seguito immediato. Oltre un secolo dopo, nel 1907, l’idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willet, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate.
Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.Il protocollo che regolamenta l’ora legale e quella solare in Europa stabilisce che per i tre fusi orari, Europa occidentale (UTC) Europa centrale (UTC+1) Europa orientale (UTC+2), il cambio dell’ora avvenga l’ultima domenica di marzo e l’ultima domenica di ottobre.
Per i paesi che adottano il fuso orario dell’Europa centrale (UTC+1) come l’Italia, quando scattano le ore 3 di notte si riporta l’orologio indietro di un’ora, cioè l’ora che inizia alle 2:00 e termina alle 3:00 viene ripetuta due volte, tornando così all’ora solare.
Questi orari sono stati scelti perché sono quelli in cui la circolazione dei treni e degli altri mezzi pubblici è ridotta al minimo e quindi si minimizzano i disallineamenti rispetto agli orari giornalieri programmati.
In Italia l’ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916.
In seguito tra il 1940 e il 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda guerra mondiale.
E’ solo dal 1996 che viene adottata definitivamente. L’ora legale inizialmente durava quattro mesi, dalla fine di maggio alla fine di settembre; tale durata venne estesa a sei mesi nel 1981, iniziando l’ultima domenica di marzo e terminando l’ultima di settembre. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme al resto dell’Europa: l’inizio rimane fissato all’ultima domenica di marzo mentre la fine è spostata all’ultima domenica di Ottobre.
Spesso incorre qualche piccolo disturbo al sonno, ma che può dare più problemi nel passaggio inverso, cioè quello tra ora solare e legale, infatti in quel caso si “perde” un’ora. Questi disagi sono dovuti al ritmo biologico del nostro organismo che si trova di fronte ad un cambiamento, che deve metabolizzare. Tuttavia questi fastidi non sono paragonabili a quelli dati da un fuso orario, nel caso del jet lag. Il jet lag, infatti è un disturbo che si verifica quando si attraversano vari fusi orari (di solito più di due ), come avviene nel caso di un lungo viaggio in aereo. In questo caso non ci sarà nessuna reazione del genere, ma potremo godere di un’ora in più di sonno.
Fonte: http://www.centrometeoitaliano.it/ora-legale-italia-2012-domenica-torna-ora-solare-28-ottobre/
giovedì 25 ottobre 2012
CHOOSY A CHI?
Ecco le novità della nostra Italia!!
Accendi il televisore per cercare un po di informazione e ti senti insultare... Ma dico io!
CHOOSY? Scusate tanto se sono un pochettino inc....ta!!
Sono senza lavoro da tre anni, ho un figlio di cinque, due anni fa è morta mia madre e non so davvero cosa farei se non avessi mio papà che, nonostante ci si prenda un pò per i capelli..., mi da una bella mano e mi permette di non fare la clochard!!
Non è divertente!!
E nemmeno trendy!!
Ci si trova fra amici qualche volta e ognuno ogni volta dice le stesse cose
Chi non ha lavoro, chi ce l'ha ma rischia di perderlo a causa di tagli aziendali, chi è in cassa
tutto questo mi sembra davvero poco choosy!!!
Non sappiamo più a che santo votarci, tra agenzie interinali, che purtroppo devono sottostare ad aziende che non vogliono più chi ha già lavorato per loro, aziende che chiudono, bar che ti "assumono" ma ti sbattono fuori appena ti osi a chiedere il tuo quanto, non funziona nemmeno più "fare le ore"!!
Buongiorno Italia
Noi non siamo choosy!! Noi siamo stufi!!
ECCO COSA DICE IL TGCOM:
Scende in campo l'Italia "no choosy": decine di offerte per chi non è d'accordo con la Fornero
La provocazione del ministro fa ancora discutere. Decine di mail giunte nella nostra redazione testimoniano un Paese che non è "schizzinoso".
Tgcom24 vuole dare voce a chi sta cercando un'occupazione cercando di offrire un aiuto che viene dalla rete
07:15 - “Non siate choosy”, insomma, non schizzinosi. “Accettate qualsiasi lavoro”. Il Ministro Elsa Fornero parla ai giovani italiani, a quella che il presidente del Consiglio Mario Monti ha definito la “generazione perduta”.
I ragazzi si arrabbiano e rispondono sul web, attaccano il ministro. Non ci stanno, non vogliono più sentirsi additare come “bamboccioni” , celebre epiteto di Tommaso Padoa Schioppa, o “sfigati”, come ha fatto più recentemente l’ex viceministro al Welfare Michel Martone.
Se i choosy esistono, inutile negarlo, ci sono anche tanti ragazzi che farebbero qualsiasi lavoro pur di portare a casa la pagnotta. Tgcom24 vuole mettere in contatto i volenterosi con le aziende che offrono lavoro.
Sul blog di tgcom24 Missionelavoro le offerte non mancano. Oggi, ad esempio, le proposte arrivano dall'Abruzzo, dove si cercano 15 commerciali nel settore farmaceutico, e dal Veneto.
Ci siamo messi in contatto con alcune agenzie interinali per capire quali sono i lavori "non choosy" che il mercato offre. Ma tu cosa saresti disposto a fare per dimostrare che non sei schizzinoso?
Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1065809/scende-in-campo-litalia-no-choosy-decine-di-offerte-per-chi-non-e-daccordo-con-la-fornero.shtml
mercoledì 24 ottobre 2012
HALLOWEEN SI AVVICINA...!
La festa di Halloween ha origini anglosassoni e infatti viene
festeggiata con più clamore nel Nord America e in Inghilterra. Ha anche
una tradizione molto forte in Messico. L’origine del nome deriva
dall’inglese All Hallowed Eve che significa “vigilia di tutti i santi”, la cui abbreviazione ha prodotto il nome Halloween.
Le origini di questa festa pare siano tuttavia irlandesi e risalgano al periodo celtico. Più in particolare la leggenda narra che la popolazione ritenesse che il 31 ottobre di ogni anno, gli spiriti dei morti si aggirassero per i villaggi per impossessarsi dei corpi dei vivi. Per respingerli i vivi si mascheravano e rendevano le loro abitazioni lugubri e inospitali. A partire da quegli anni la festa ha subito varie evoluzioni aggregando a sé nuove simbologie.
Si narra, infatti, che un uomo di nome Jack avesse incastrato il diavolo intrappolandolo su un albero in cui aveva inciso una croce, quando Jack morì non andò in Paradiso né all’Inferno ma rimase intrappolato in una sorta di limbo circondato dalle tenebre. Il diavolo, visto che Jack l’aveva fatto scendere dall’albero, gli regalò un tizzone ardente per poter vedere dove andava. Jack svuotò un cavolo e ci mise dentro il tizzone.
Le zucche, molto numerose in Nord America, sono state l’ortaggio più ovvio e più comodo da svuotare e da utilizzare come contenitore, mentre i cavoli erano più comuni in Inghilterra.
L’occulto e la magia hanno arricchito questa festa inserendo simbologie che non le appartenevano come ad esempio i gatti neri, i pipistrelli, le streghe ecc… che, soprattutto in America, dove la festa è molto sentita, l’hanno trasformata in una sorta di carnevale dell’occulto.
Proprio per questa sua propensione verso l’horror, molti film, libri e fumetti si sono impossessati della sua simbologia per costruire variazioni sul tema. In Italia questa festa è meno sentita anche se viene festeggiata giocando molto sui temi dell’horror e dell’occulto. Non vi è nessun legame con le festività cristiane e cattoliche.
Fonte: http://cultura.biografieonline.it/halloween-storia-e-origini/
Le origini di questa festa pare siano tuttavia irlandesi e risalgano al periodo celtico. Più in particolare la leggenda narra che la popolazione ritenesse che il 31 ottobre di ogni anno, gli spiriti dei morti si aggirassero per i villaggi per impossessarsi dei corpi dei vivi. Per respingerli i vivi si mascheravano e rendevano le loro abitazioni lugubri e inospitali. A partire da quegli anni la festa ha subito varie evoluzioni aggregando a sé nuove simbologie.
Dolcetto o scherzetto?
Ad esempio la classica frase “dolcetto o scherzetto” di Halloween deriva da una tradizione cristiana che prevedeva l’elemosina di un pezzo di pane in cambio di preghiere per i defunti, mentre le candele dentro alla zucca risale, invece, ad una tradizione irlandese.Si narra, infatti, che un uomo di nome Jack avesse incastrato il diavolo intrappolandolo su un albero in cui aveva inciso una croce, quando Jack morì non andò in Paradiso né all’Inferno ma rimase intrappolato in una sorta di limbo circondato dalle tenebre. Il diavolo, visto che Jack l’aveva fatto scendere dall’albero, gli regalò un tizzone ardente per poter vedere dove andava. Jack svuotò un cavolo e ci mise dentro il tizzone.
La zucca di Halloween
Un’altra tradizione riporta semplicemente che i cavoli e le zucche venivano utilizzati per inserirvi delle candele che avrebbero permesso ai morti di muoversi mentre si trovavano in Purgatorio.Le zucche, molto numerose in Nord America, sono state l’ortaggio più ovvio e più comodo da svuotare e da utilizzare come contenitore, mentre i cavoli erano più comuni in Inghilterra.
L’occulto e la magia hanno arricchito questa festa inserendo simbologie che non le appartenevano come ad esempio i gatti neri, i pipistrelli, le streghe ecc… che, soprattutto in America, dove la festa è molto sentita, l’hanno trasformata in una sorta di carnevale dell’occulto.
Proprio per questa sua propensione verso l’horror, molti film, libri e fumetti si sono impossessati della sua simbologia per costruire variazioni sul tema. In Italia questa festa è meno sentita anche se viene festeggiata giocando molto sui temi dell’horror e dell’occulto. Non vi è nessun legame con le festività cristiane e cattoliche.
Fonte: http://cultura.biografieonline.it/halloween-storia-e-origini/
lunedì 1 ottobre 2012
STORIE DI ORDINARIA FOLLIA?
17:34 - Due carabinieri e una donna sono morti in una sparatoria nella caserma dell'Arma di Porto Viro, in provincia di Rovigo. Il maresciallo Antonino Zingale, comandante della stazione, è stato ucciso da un appuntato che, prima di suicidarsi, ha sparato contro la moglie del sottufficiale, uccidendola. Zingale era in servizio nella località polesana dal 1991 ed era molto conosciuto e apprezzato.
"Un attimo di follia, un gesto folle che non ha alcuna giustificazione". Così il tenente colonnello Enrico Mazzonetto, comandante provinciale di Rovigo facente funzioni, parla dell'omicidio-suicidio avvenuto in caserma.
"Resta una profonda amarezza - prosegue - nei colleghi carabinieri delle vittime e in tutti c'è una priorità comune: stare vicino alle due famiglie e dare il massimo conforto e sostegno ai familiari".
Sindaco: "Comandante era stimato da tutti"
"Antonino Zingale diventò il comandante della stazione dei carabinieri 21 anni fa e in questi anni avevo consolidato con lui un rapporto di stima, trasparenza e collaborazione". E' ancora stupefatto per quanto accaduto il sindaco di Porto Viro, Geremia Giuseppe Gennari. La notizia ha fatto in brevissimo tempo il giro della città polesana, suscitando stupore e sgomento. "Era sempre presente - ricorda il sindaco - negli incontri istituzionali e non". Un comandante, aggiunge, "benvoluto dalla popolazione".
Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/veneto/articoli/1062473/rovigo-sparatoria-in-caserma-cc-3-morti.shtml
domenica 30 settembre 2012
TUTTI AL PARLAMENTO...
ROMA - Tende, bandiere tricolore e qualche maschera presa in prestito dal film "V per Vendetta". Sono scesi in piazza e per rendere pubblica la loro protesta hanno scelto Montecitorio, il luogo simbolo da cui far partire la "rivoluzione", come l'hanno chiamata. Sull'onda dei movimenti di piazza in Spagna, Grecia e Portogallo, si sono organizzati su Facebook, ormai canale privilegiato del risorgimento popolare, e da marzo tramite la loro pagina "Catena Umana attorno al Parlamento Italiano" hanno raccolto più di 37mila consensi.
Ieri dalla piazza virtuale i cittadini di "Catena Umana" si sono trasferiti in quella reale. Dopo le difficoltà iniziali sono riusciti a raggrupparsi in 300, e non hanno intenzione di tornare a casa. Anzi, rivolgono l'invito a seguire il loro esempio a tutti gli italiani, convinti, come recita il loro slogan, che "se non sei parte della soluzione, allora sei parte del problema". Il loro obiettivo? " Cacciare non solo i politici ma tutti coloro che hanno contribuito al Sistema che ci ha condotti alla rovina".
Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/catena_umana_davanti_al_parlamento_in_piazza_come_a_madrid_foto_video_/notizie/196227.shtml
Ieri dalla piazza virtuale i cittadini di "Catena Umana" si sono trasferiti in quella reale. Dopo le difficoltà iniziali sono riusciti a raggrupparsi in 300, e non hanno intenzione di tornare a casa. Anzi, rivolgono l'invito a seguire il loro esempio a tutti gli italiani, convinti, come recita il loro slogan, che "se non sei parte della soluzione, allora sei parte del problema". Il loro obiettivo? " Cacciare non solo i politici ma tutti coloro che hanno contribuito al Sistema che ci ha condotti alla rovina".
Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/catena_umana_davanti_al_parlamento_in_piazza_come_a_madrid_foto_video_/notizie/196227.shtml
ECCO A VOI LA POLITICA ITALIANA...
08:20 - Cicciolina al Parlamento, secondo atto. Così almeno lei spera: Ilona Staller, dopo l'avventura politica con i Radicali ci riprova, insieme al suo compagno, il "sexy avvocato" Luca Di Carlo, e con un soggetto politico tagliato su misura, il DNA, acronimo di democrazia, natura e amore. Insomma, tutto un programma, che tra i suoi vari punti mira anche alla riapertura delle case chiuse e al riconoscimento della professione di prostituta.
''No. I radicali questa volta non c'entrano e non abbiamo intenzione di allearci con nessuno'', spiega Di Carlo all'Ansa. ''Non stiamo nè a sinistra, nè a destra, nè al centro - dice - siamo al di sopra. E la poltrona della presidenza la dividiamo in due. Così come siamo entrambi candidati alla premiership''.
''L'idea del DNA e' un'esigenza sociale - aggiunge Di Carlo -: quando la gente ferma Ilona per strada capita spesso, che oltre agli autografi le chiedano soldi per comprare cibo, o aiuto nella ricerca di un lavoro. E lo stesso accade anche su Facebook. Così nasce l'idea di un impegno per le fasce più umili. Vogliamo che in Parlamento arrivino i mestieri del popolo. Insegnanti, fabbri, idraulici, agricoltori, e perché no, anche le prostitute, dato che esercitano una professione''.
Berlusconi? ''Simpatico ed elegante''. Bersani e Renzi? ''no comment'', si limita a dire sui leader attualmente in scena.
La conferenza stampa di presentazione del DNA è prevista per ottobre, ma già sul sito ''cicciolinaonline.it'' vi è una traccia. ''Abbiamo fatto un esperimento con le amministrative di Monza. Quando si è sparsa la voce della nostra candidatura - racconta - i sondaggi ci hanno dato al 4%. Poi abbiamo rinunciato. Il nostro obiettivo sono le politiche''.
Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1062255/cicciolina-torno-a-fare-politicacol-dna-dalla-parte-dei-cittadini.shtml
giovedì 20 settembre 2012
UCCIDE LA MOGLIE E LA CUCINA
LOS ANGELES - Un cuoco statunitense, David Viens, ha ucciso la moglie per sbaglio e poi per par sparire il cadavere, lo ha tagliato a pezzi e cucinato per quattro giorni, come faceva con i cibi che servivano al Thyme Contemporary Cafè di Los Angeles.
L'omicidio risale al 2009, quando Viens uccise la moglie 39enne, ma soltanto adesso emergono questi particolari, con il killer che motiva il suo comportamento: «Preso dal panico, la cosa più semplice da fare mi è sembrata cucinare il corpo, per poi disperderne i resti nelle fogne».
La storia è emersa soltanto dopo due anni, quando l'uomo, messo sotto torchio dalla polizia americana, si getta da una scogliera e si frattura entrambe le braccia. In ospedale David Viens confessa l'omicidio, raccontando cosa successe quella terribile notte.
Ieri l'assassino è comparso in tribunale a Los Angeles, aggiungendo i particolari che portarono a quel gesto: «L'ho uccisa al culmine di un litigio per motivi economici. Le ho tappato la bocca con il nastro isolante e poi sono andato a dormire. Il giorno dopo era morta».
Fonte:http://www.leggo.it/news/mondo/il_cuoco_killer_sconvolge_gli_usa_ho_cucinato_mia_moglie_per_4_giorni_foto/notizie/194805.shtml
mercoledì 19 settembre 2012
UN'ALTRA VITTIMA DELLA STRADA
BOLOGNA - Doveva essere il terzo giorno di prima media a Budrio per Jacopo Iacenda, 11 anni, ma in classe stamattina lui non ci è mai arrivato. Uscito di casa ha salutato un ragazzo più grande che saliva su una corriera di linea, ha attraversato passando in mezzo alle auto in coda dietro al bus, per raggiungere la fermata dove aspettare il suo scuolabus, ancora lontano. Quando è arrivato sull'altra corsia è morto investito.
INVESTITO VICINO CASA Lo ha travolto una Fiat Panda, guidata da un quarantunenne, poi negativo al test dell'alcol. L'urto ha sbalzato il piccolo per dei metri, mandandolo contro un'altra vettura. Inutili i soccorsi, il bambino è deceduto sull'elicottero che lo portava all'ospedale Maggiore di Bologna. È stato investito dove la provinciale San Vitale è un lungo rettilineo, poco distante dalla casa dove viveva con i genitori, impiegati, e con il fratellino di quattro anni, in un piccolo agglomerato di case che non è neppure una frazione, vicino a località Canaletti.
ACCOMPAGNATO DAL PADRE Fino all'anno scorso mamma e papà lo accompagnavano in macchina ad una fermata più vicina a scuola. Da quest'anno, col passaggio alle medie, avevano chiesto al Comune, insieme alla famiglia di un'altra bambina, che il pulmino li prelevasse in quella fermata dall'altra parte della strada, indicata dai cartelli arancioni. Così, venendo dal vialetto di casa, avrebbe solo dovuto attraversare, anche se lì non ci sono le strisce pedonali. Al ritorno da scuola, invece, la fermata la utilizzava già l'anno scorso. Ieri il padre lo aveva accompagnato e lo aveva seguito con lo sguardo. Questa mattina l'uomo era andato via da poco.
OMICIDIO COLPOSO CONTRO IGNOTI «Se rimanevo lì, vedevo l'incidente», ha detto al sindaco di Budrio, Giulio Pierini, che ha incontrato lui e la moglie. «Sappiamo che quel tratto - ha spiegato il primo cittadino - ha problemi di sicurezza e di velocità, specialmente di notte, e abbiamo programmato un incontro con la Provincia. Ma questo caso è legato alla fatalità e all'imponderabile». C'è il limite dei 70 km/h e non ci sono strisce «perchè è fuori dal centro abitato e non sono consentite», ha aggiunto. Il pm di turno Manuela Cavallo disporrà una consulenza cinematica per chiarire la dinamica dell'incidente. Ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, per ora contro ignoti.
giovedì 6 settembre 2012
SPENDI PIU' DI 50 EURO? DEVI USARE IL BANCOMAT!!
Addio al contante, sembra questa la parola d'ordine del Governo che dopo i provvedimenti del decreto salva Italia, con l’abbassamento a mille euro della soglia dei pagamenti in contanti, ora propone una nuova norma che impone ai negozianti di accettare carte di credito e bancomat anche per pagamenti dai 50 euro in su. La nuova disposizione è contenuta nella cosiddetta agenda digitale una serie di provvedimenti che il Governo sta preparando come parte del decreto sviluppo voluto dal Ministro Passera. Come si legge nella bozza del decreto anticipata da Tm News “i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, per gli importi superiori a 50 euro sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito”. Non solo, nello stesso provvedimento si preannuncia che il limite verrà definitivamente cancellato nei prossimi anni attraverso appositi regolamenti del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell'economia e delle finanza.
continua su: http://www.fanpage.it/bancomat-obbligatorio-per-i-pagamenti-da-50-euro/#ixzz25j6VA349
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Proteste da Codacons e Confcommercio - Per chi già pensa ad una vera e propria rivoluzione per il sistema di pagamento in Italia ancora non è finita qui visto che non è escluso che venga esteso l'obbligo ai commercianti di dotarsi di strumenti per il pagamento con tecnologie mobili. Ovviamente “non c'è nulla di definito né sulla soglia né sui tempi” come ha detto il sottosegretario De Vincenti, ma l'ennesima norma ammazza contanti sta già facendo discutere. Se per il Governo sono strumenti fondamentali per la lotta all'evasione fiscale per molti invece è un grande favore alle banche che incassano laute commissioni su ogni pagamento. “Chi non possiede un bancomat sarebbe costretto ad aprire un conto in banca, con tutte le spese e i balzelli connessi” avvertono dal Codacons, lo stesso allarme lanciato dalle associazioni dei commercianti. La Confcommercio chiede tempi diluiti e allo stesso tempo anche impegni in materia di riduzione delle commissioni “che gravano sugli esercenti e che maggiormente incidono sulle transazioni di importo contenuto”.
continua su: http://www.fanpage.it/bancomat-obbligatorio-per-i-pagamenti-da-50-euro/#ixzz25j6bFFCJ
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mercoledì 5 settembre 2012
UNA SPERANZA PER LA MAMMA DI MADDIE!
17:38 - Una foto che ritrae una bambina bionda e dai lineamenti dolci fa rinascere la speranza: forse la piccola Maddie vive con una famiglia tedesca. Il turista Frank Bode, 42 anni, ha detto di aver visto una ragazzina molto somigliante a Maddie in compagnia di una famiglia tedesca durante una vacanza a Ibiza. L’uomo ha rubato uno scatto della ragazzina, la quale pare essere inglese e non sembra assomigliare affatto alla famiglia con cui stava.
Bode è così convinto che si tratti di Maddie – bimba scomparsa in Portogallo nel 2007, alcuni giorni prima del suo quarto compleanno – che ha immediatamente contattato la sezione investigativa inglese responsabile del caso.
Il turista – che pensa di aver visto Maddie all’aeroporto di Ibiza – ha detto: “Il mio sesto senso mi ha fatto capire che la piccola, tra i 7 e i 10 anni, potrebbe essere Madeleine”. “Non sembrava per nulla inserita nella famiglia - ha proseguito l’uomo - suo padre era chiaramente tedesco, come gli altri due figli di circa 12 anni, mentre la madre sembrava inglese. Parlavano tutti tedesco, tranne la bambina, che ho sentito parlare in inglese britannico”.
La foto della piccola è stata scattata sul bus che dall’aeroporto di Ibiza trasferiva i turisti sul volo diretto a Monaco. Durante il viaggio durato due ore, Bode è rimasto seduto molto vicino alla famiglia, senza perdere mai di vista la bambina. “Quelli che sarebbero potuti essere i fratelli, la toccavano in modo strano e la bambina sembrava fuori posto, nervosa. La madre, che non le somigliava per niente, era una donna strana: non le ha rivolto parola per tutto il viaggio”. “Non ho seguito attentamente il caso di Maddie” - ha ammesso Bode - ma ho sentito qualcosa quando l’ho vista. Ho mostrato la foto ad alcuni amici, che hanno notato una forte somiglianza”.
I genitori della piccola Maddie sono già al corrente del probabile avvistamento, così come la polizia britannica. Un portavoce di Scotland Yard ha confermato che la notizia è stata riferita dallo stesso Bode e che sono in corso degli accertamenti, ma non ha voluto ancora rilasciare dichiarazioni in merito. Maddie, che ora avrebbe nove anni, manca da casa dalla vacanza fatta con i genitori a Praia da Luz, Portogallo, nel 2007. La polizia investigativa portoghese ha abbandonato il caso nel luglio 2008.
Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1058349/ibiza-avvistata-una-bimba-e-maddie.shtml
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