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venerdì 20 luglio 2012

LUI LA STUPRA LEI GLIELO STACCA A MORSI!!


Si è difesa e vendicata delle percosse e dello stupro subiti nella sauna che gestisce mordendo e staccando un pezzo di pene del suo aggressore. L’episodio è accaduto nella città di Iskitim, nella regione siberiana di Novosibirsk.





La donna, Svetlana, che ha perso il feto di tre mesi a causa dell’episodio, ha raccontato che l’uomo, un abitante del luogo di 29 anni, ha rotto i vetri della porta della sauna nel cuore della notte, mentre lei dormiva, e l’ha prima picchiata, poi violentata costringendola anche al sesso orale.
L’imprevista reazione della giovane ha indotto l’aggressore a fuggire urlando, rivolgendosi immediatamente ai medici. La polizia ha poi ricostruito l’accaduto arrestando l’uomo, che avrebbe confessato.
«Spero che l’effetto della mia autodifesa serva come vera punizione, oltre alla pena detentiva», ha osservato la donna. Il giorno prima, nella stessa città, un’altra sua collega era stata aggredita in una sauna differente…

Fonte: http://quandononsaicomedirlo.netsons.org/cronaca/donna-incinta-stupratastacca-il-pene-a-morsi-allaggressore-foto/

giovedì 19 luglio 2012

NUOVE DROGHE COLPISCONO ANCORA


Il 26enne, ritrovato seminudo e in stato confusionale, avrebbe assunto la famigerata droga sintetica prima di aggredire la fidanzata.

Potrebbe essere giunta anche a Genova quella che è nota come droga del cannibale, una sostanza sintetica diffusa negli USA, capace di far perdere la testa sino a condurre il soggetto assuefatto ad attaccare e mangiare la carne degli esseri umani. Uno su tutti, ricordiamo il caso di Rudy Eugene, 31enne statunitense, ucciso da un agente di Polizia a Miami mentre era intento a masticare il volto di un altro uomo. O ancora, lo studente del Maryland che ha pugnalato a morte un uomo, salvo poi mangiarne cuore e cervello. Episodi che negli USA hanno lanciato tra la popolazione l’allarme per una vera e propria Apocalisse zombie, poi smentita dalle autorità statunitensi.



Il caso di Genova vede invece un ragazzo di 26 anni che, dopo aver assunto la droga, avrebbe morso, quasi fino a staccarlo, il labbro della sua fidanzata, una ragazza di 24 anni. La vicenda è accaduta nella zona di Oregina, sulle alture cittadine. La giovane, ferita dall’efferato attacco del fidanzato, è stata portata in ospedale, mentre il compagno, in stato confusionale, è stato ascoltato dai poliziotti che si occupano del caso.

Molte le similarità con gli attacchi di cui vi abbiamo dato notizia nei giorni scorsi negli Usa, ma anche in altre parti del mondo. La brutalità dell’aggressione e il fatto che il carnefice sia stato trovato seminudo e in stato confusionale, rimandano immediatamente al ricordo di Rudy Eugene, intento a prendere a morsi il volto del senzatetto Ronald Poppo e senza mostrare intenzione di smettere, neppure alla vista della polizia.

Saranno poi le indagini degli inquirenti a confermare o smentire se effettivamente anche l’attacco di Genova è stato frutto della droga sintetica, che sembra davvero essere capace di trasformare la persona più pacata in un cannibale assatanato di carne e sangue, degno dei migliori film horror di sempre.

Fonte: http://wiwo.it/droga-del-cannibale-sbarca-in-italia-ragazza-presa-a-morsi-a-genova/

SCIOPERI A TORINO


Nella giornata di venerdì 20 luglio è previsto uno sciopero nazionale di 4 ore al quale hanno aderito le organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL-Trasporti, FAISA-CISAL, FAST-CONFSAL, UGL Trasporti e OR.S.A..  Pertanto il servizio non potrà essere garantito nelle seguenti fasce orarie:
Servizio urbano e suburbano della Città di Torino (esclusa la linea 19), compresa la Metropolitana e le linee 46 nav, 78, 79, navetta San Camillo, 1 e 2 di Chieri (gestite da vettori privati): dalle ore 15.00 alle ore 19.00



Linee urbane e suburbane 41, 44, 48, 69, 103 (gestite da vettori privati): dalle ore 8.00 alle ore 12.00
Autolinee extraurbane e linea 19 del servizio urbano della Città di Torino: dalle ore 10.30 alle ore 14.30
Ferrovie Canavesana e Torino-Ceres: dalle ore 10.30 alle ore 14.30
Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l’orario di inizio dello sciopero. Lo sciopero potrà avere ripercussioni sui diversi servizi GTT, con conseguenti disagi per la clientela.


SUCCHI DI FRUTTA E CANCRO PER COLAZIONE


Succo di frutta a colazione e cancro all’intestino… come si combinano queste due cose? Apparentemente, in nessun modo, dato che sono anni che ci sentiamo dire che assumere frutta, anche sotto forma di spremute e centrifugati, alla mattina fa benissimo e anzi, sarebbe una buona abitudine da introdurre nella nostra alimentazione quotidiana. E tuttavia, non tutti i succhi di frutta sono uguali. Per fare bene, dovrebbero essere freschi, senza zucchero aggiunto, con tanta polpa frullata dentro.
Ergo, niente a che vedere con certi succhi industriali (non tutti!) che troviamo al supermercato, spesso a prezzi convenienti, che a leggere bene nell’etichetta, di frutta ne contengono davvero appena un’idea. Non solo questo genere di bevande non ci apporta nulla dal punto di vista nutrizionale, ma addirittura potrebbe essere responsabile di provocare anche il tumore dell’intestino.
L’allarme è stato lanciato dai ricercatori australiani dell’Università di Perth, i quali, dopo aver analizzato per 2 anni le abitudini alimentari di 2200 individui adulti, hanno potuto rilevare che coloro che a colazione consumavano frutta e succhi freschi, vedevano ridotte le probabilità di sviluppare il cancro, al contrario di quelli che tutte le mattine si bevevano un bel bicchiere di succo di frutta confezionato.
Costoro, infatti avevano rischi di ammalarsi di cancro all’intestino più elevato. Lo studio, che è stato pubblicato sulla rivista Journal of American Dietetic Association, mette sotto accusa proprio le modalità di preparazione di questi succhi di frutta dal bassissimo valore nutritivo, perché invece di contenere le vitamine e le fibre proprie della materia prima fresca, che sono proprio le sostanzeche ci proteggono dai tumori, sono pieni di zuccheri raffinati, per niente salutari. Insomma, la morale è sempre quella, tornare a mangiare cibi “veri”, e non surrogati industriali.

Fonte: http://itrucchidelledonne.myblog.it/archive/2012/06/30/bere-succhi-di-frutta-industriali-zuccherati-a-colazione-aum.html

mercoledì 18 luglio 2012

STORIE DI ORDINARIO ORRORE IN OSPEDALE!!


Vedete di apparare questa cartella nel migliore dei modi». La piccola Antonia lottava tra la vita e la morte, forse a causa di errori commessi durante il parto e intanto i medici e l’ostetrica dell’ospedale di Boscotrecase, in provincia di Napoli, che l’avevano fatta venire al mondo, decidevano come “apparare” e cioè aggiustare, truccare la sua cartella clinica per nascondere le loro responsabilità, se si fosse verificato il peggio. Il peggio arrivò pochi giorni dopo: Antonia lasciò i suoi genitori, Giusi e Michele che decisero di sporgere denuncia perché fosse fatta chiarezza sulle circostanze della morte della bimba. La verità venne fuori solo molti mesi dopo, quando uno dei medici che aveva partecipato al parto confessò al pm di Torre Annunziata Emilio Prisco, di aver effettuato una intercettazione ambientale registrando parte dell’incontro avuto con il primario e l’ostetrica presenti al parto, mentre si decideva di “confezionare” una nuova cartella clinica che garantisse loro l’impunità. E così il procuratore aggiunto Raffaele Marino e il pm Prisco, chiesero e ottennero dal gip alcune misure cautelari a carico di medici e paramedici ritenuti responsabili a vario titolo, della morte della neonata e di averne falsificato la cartella clinica.



I magistrati in questi giorni hanno formulato anche la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati. Le intercettazioni che è possibile ascoltare nella videoinchiesta, sono sconcertanti: «Vediamo di metterla a posto ora che si può fare, domani potrebbero sequestrarla…»; senza contare l’inclusione nella documentazione ospedaliera di un falso tracciato e il turpiloquio irrispettoso usato anche per indicare la povera bimba, per giustificare il loro operato: «… quella puttana non si è voluta riprendere e noi lo abbiamo preso in culo…». Gli indagati, attraverso i loro legali di fiducia si difendono e si accusano vicendevolmente: «La manomissione della cartella non è avvenuta per iniziativa del mio assistito – spiega l’avvocato Pasquale Russo – anzi, la misura cautelare, che è successiva al primo avviso di chiusura delle indagini, è avvenuta dopo le dichiarazioni rese da noi al pm». «Il mio assistito, il primario dell’ospedale – spiega l’avvocato Nicolas Balzano – è intervenuto per pochi minuti e quindi non avrebbe mai avuto interesse a falsificare la cartella clinica. La manomissione è invece avvenuta da parte di chi ha effettuato la registrazione. L’ostetrica invece ha subito gli ordini del medico e quando si è resa conto che la cosa si metteva male ha chiamato il primario». La mamma di Antonia dice di essersi resa conto subito che durante il parto qualcosa non andava: «Ci sono state spinte molto forti, il medico era sudato e poi hanno fatto intervenire il primario. Mi sono molto spaventata. Poi la bimba non ce l’ha fatta… La cosa terribile è che questi signori, anziché ammettere i loro errori hanno cercato di tirarsi fuori da questa storia strappando la cartella e facendone una nuova. Mi sono insospettita quando mi hanno mostrato un tracciato che in realtà non mi era mai stato eseguito. Ma fino a che non è spuntata quella registrazione era la mia parola contro la loro». Il procuratore aggiunto Raffaele Marino ha definito la vicenda come un episodio vergognoso: «Non si può tradire così la fiducia di chi si affida a medici di un ospedale pubblico. Questa storia è la spia di un degrado anche morale che non può essere accettato. Abbiamo fatto indagini meticolose e alla fine siamo venuti a capo della vicenda. Naturalmente l’intercettazione che a me sembra piuttosto inquietante, si è rivelata fondamentale». Per l’avvocato di parte civile Michele Riggi tutti possono sbagliare: «È terribile però, pensare di nascondere i propri “umani” errori, falsificando dei documenti. Speriamo che sia stato solo un caso e che non ci siano state anche altre condotte simili. Certo è, che ciò che è accaduto nel nuovissimo ospedale di Boscotrecase lascia pensare che davvero tutto sia possibile».

fonte: http://piccolepestioriginal.netsons.org/news/neonata-muore-i-medici-intercettati-cambiate-le-cartelle-cliniche/

MADRE ITALIANA RIFIUTA BIMBO AFFETTO DA NANISMO


L’episodio è successo a Roma. Il vicesindaco della Capitale: “Spero che la madre ci ripensi”. Il piccolo, di genitori italiani senza problemi economici, pesa 3 kg ed è alto 49 centimetri.

Ha scoperto che il figlio che portava in grembo sarebbe nato affetto da nanismo. Così ha deciso di sottoporsi a un parto programmato alla trentottesima settimana, lo ha fatto nascere e se ne è andata. E’ successo a Roma. Il piccolo ha avuto una grave crisi respiratoria e le sue condizioni sono stabili, anche se i medici non lo hanno dichiarato ancora fuori pericolo.

Quando è nato, il bimbo di genitori italiani, senza problemi economici, pesava 3 kg ed era lungo 49 centimetri. Affetto da Acondroplasia, ovvero nanismo, secondo quanto riferito dalla stessa madre, dopo la grave crisi respiratoria di è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva. Vicesindaco: “Spero che la madre ci ripensi”“Mi auguro e faccio un appello affinché la madre di questo bambino ci ripensi e lo riconosca. Questo bambino ha bisogno di essere amato ed accudito”. Queste le parole del vicesindaco di Roma Sveva Belviso che ha fatto visita al piccolo. “

 I medici mi hanno spiegato che può accadere che un neonato possa avere una crisi respiratoria – aggiunge – Il tribunale deciderà adesso se una volta uscito da qui il piccolo sarà dato in affidamento temporaneo o sarà ospitato in una casa famiglia, sotto la tutela del sindaco. I genitori hanno 10 giorni per riconoscerlo, e altri 60 per fare la prova del Dna e dimostrare che si tratta di loro figlio”.

fonte: http://piccolepestioriginal.netsons.org/news/partorisce-e-rifiuta-bimbo-affetto-da-nanismo/

martedì 17 luglio 2012

I GRATTA E VINCI!!!


Le lotterie instantanee per molti sono irresistibili: l’illusione di portarsi a casa qualche migliaio di euro è amplificata all’ennesima potenza dal fatto che un singolo biglietto costa molto spesso meno di un cappuccino al bar.Non sarebbe bello poter sapere in anticipo se il Gratta e vinci che vediamo nell’espositore sia o meno tra quelli fortunati?

Ebbene, c’è qualcuno che ha scoperto come fare .Mohan Srivastava è un consulente di analisi statistica che vive a Toronto, in Canada. Dopo aver trovato in ufficio un Gratta e vinci abbandonato da un collega ha vinto la ridicola somma di 3 dollari e si è appassionato talmente al meccanismo di gioco da averci rimuginato per ore.

E giorni. In effetti il suo lavoro ufficiale si basa proprio su questo, analizzare numeri e correlarli tra loro. E, alla fine, è arrivato alla conclusione che i numeri del Gratta e vinci non sono realmente casuali, ma nascondono una logica matematica imperscrutabile, decisa dai produttori per tenerne traccia.

Poi ce l’ha fatta: è riuscito a risalire all’algoritmo che predice se il biglietto che si sta per acquistare nasconde i numeri fortunati o no.

Srivastava ha subito scritto ai responsabili della Ontario Lottery per metterli al corrente della scoperta, senza però ricevere risposta. Pensando di non essere stato preso sul serio, la sua mossa successiva è stata quella di comprare 20 biglietti e inviarli allo stesso destinatario, divisi tra vincenti e perdenti, ovviamente senza averli grattati.

Due ore dopo si trovava al telefono con Rob Zufelt, addetto alla sicurezza della Lotteria dell’Ontario. Il giorno successivo il Gratta e vinci era stato ritirato dai negozi.La Lotteria dell’Ontario si è affrettata a spiegare che quello specifico Gratta e vinci soffriva di un difetto di progettazione, sperando che la storia cada nel dimenticatoio.

Intanto Mohan Srivastava ha raccontato ai giornalisti il perchè del suo gesto in apparenza altruistico: “Ho calcolato che avrei dovuto girare di negozio in negozio e passare almeno 45 secondi decifrando ogni singolo tagliando. Avrei guadagnato all’incirca 600 dollari al giorno: non male, ma è meno di quel che guadagno nel mio lavoro di consulente statistico. Per non parlare del fatto che è meno stimolante”.
Ok, ha fatto i suoi calcoli, ma quanti al posto suo avrebbero rivelato il trucco?

Fonte: http://www.noteperfacebook.com/2012/07/svelato-il-trucco-per-vincere-al-gratta.html