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sabato 4 agosto 2012

LA PROTEINA "HINT1" PUO' SCONFIGGERE IL MELANOMA

Buone notizie nella lotta al melanoma. Ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, insieme a colleghi americani, hanno scoperto una proteina, chiamata 'HINT1', che potrebbe aiutare a sconfiggere il melanoma. L'èquipe di Alessandro Sgambato dell'Istituto di Patologia Generale dell'Università Cattolica, insieme a colleghi del Cancer Center della Columbia University di New York e del Dipartimento di Oncologia Medica del Dana Farber Cancer Institute della Harvard University di Boston, ha scoperto che la proteina è 'spentà (assente, ridotta o disattivata) in molti casi di melanoma e che riattivandola si può arrestare la crescita delle cellule malate. Lo studio è stato pubblicato su 'Cell Cyclè. Secondo le prime stime formulate dai ricercatori italiani, disfunzioni a carico di HINT1 potrebbero essere coinvolte nel 40% dei casi di melanoma. Al centro della ricerca un tumore maligno molto aggressivo che ha origine dai melanociti, le cellule cutanee responsabili della produzione di melanina (molecola che colora la nostra pelle), e insorge frequentemente su un neo preesistente ma può comparire anche 'de novò, dai melanociti normali della pelle.



 Il melanoma rappresenta la prima causa di morte al mondo per tumore della pelle e la sua incidenza è cresciuta negli ultimi decenni a un ritmo superiore a quello di qualsiasi altro tipo di tumore. Rarissimo prima della pubertà, il melanoma colpisce prevalentemente soggetti tra i 30 e i 60 anni. In Italia si registrano circa 7 mila nuove diagnosi di melanoma l'anno con 1.500 decessi. A livello mondiale, si stima che nell'ultimo decennio il melanoma abbia raggiunto i 100.000 nuovi casi l'anno: un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente. Inoltre, l'età dei malati si sta abbassando progressivamente. Se 10 anni fa i giovani rappresentavano solo il 5% dei casi, oggi il 20% dei casi riguarda pazienti tra i 15 e i 39 anni, aumento che è stato attribuito sia a una scorretta esposizione solare durante l'infanzia, sia all'uso esagerato delle lampade solari. Hint1 (Histidine triad nucleotide-binding protein 1) è un oncosoppressore (o antioncogene), cioè inibisce la trasformazione maligna di una cellula normale. «In questo studio - spiega Sgambato - abbiamo dimostrato che può tenere sotto controllo due importanti oncogeni (geni che promuovono lo sviluppo di un tumore), quali la ciclina D1 e BCL2, che favoriscono la trasformazione di cellule normali in cellule di melanoma».

Fonte: http://www.free-italia.net/2012/08/tumori-scoperta-la-proteina-hint1-puo.html

martedì 31 luglio 2012

BOLLINO BLU


Torino - La Giunta regionale del Piemonte ha disposto per tutti i veicoli - non solo quelli Euro 3, 4 e 5 - la soppressione del "bollino blu", ovvero l’obbligo del controllo dei gas di scarico al di fuori di quelli effettuati in sede di revisione e quindi la conseguente eliminazione dell’obbligo di esporre sul parabrezza il bollino.
A decorrere dall’anno 2012 il controllo obbligatorio delle emissioni dei gas di scarico degli autoveicoli e dei motoveicoli sarà effettuato esclusivamente al momento della revisione obbligatoria periodica del mezzo.

Già a partire dal 1° settembre 2011, in Piemonte erano esenti dall’obbligo del controllo annuale delle emissioni tutti i veicoli con omologazione Euro 3 e successive, mentre i veicoli con omologazione precedente restavano soggetti al controllo annuale (se immatricolati dal 1° gennaio 1998) e semestrale (se immatricolati entro il 31 dicembre 1997), che risultava comunque attestato con il solo possesso del certificato di controllo e non più con l’esibizione del “bollino blu”. Una scelta che la Giunta regionale aveva fatto alla luce dei notevoli cambiamenti delle caratteristiche emissive del parco circolante in Piemonte rispetto a quelle registrate nei primi anni di attuazione delle disposizioni inerenti al “bollino blu”.



Il governatore del Piemonte, Roberto Cota, ha spiegato: "L'azione antiburocrazia della nostra Giunta aveva già sollevato da questo inutile obbligo la maggior parte dei veicoli circolanti in Piemonte. Con la delibera approvata oggi diventiamo capofila dell'eliminazione totale del bollino blu, reso di fatto superfluo da altri controlli obbligatori sui veicoli. In tempi difficili,anche piccole cose come questa aiutano il cittadino a vivere con più serenità il rapporto con gli enti pubblici".

"Lo scorso anno, - sottolinea l'assessore all'Ambiente, Roberto Ravello - a seguito dell’abolizione del “bollino blu” per gli Euro 3, 4 e 5 la Regione aveva sollecitato i Ministeri competenti ad aggiornare con tempestività la normativa in vigore, affinché l’esonero dal controllo dei gas di scarico fosse esteso anche ai veicoli immatricolati precedentemente. Con questo provvedimento qui in Piemonte l’iter è concluso, contribuendo al processo di semplificazione della macchina burocratica con cui i cittadini si confrontano quotidianamente".

Fonte: http://torino.ogginotizie.it/157720-piemonte-regione-niente-piu-aquot-bollino-bluaquot-per-auto/#.UBgcSGHHWXc

PELLEGRINI DERUBATI





Un gruppo di fedeli partiti da Nola (NA) in direzione Medjugorie, si è trovato senza più un soldo nel bel mezzo del viaggio. La cassaforte che conteneva il contante per pagare il soggiorno nella località religiosa è stata aperta e trafugata, senza nessun segno di effrazione. Cosa è successo?

continua su: http://www.fanpage.it/furto-al-pullman-dei-pellegrini-70mila-euro-rubati-sul-cammino-per-medjugorie/#ixzz22Dt0CgPg
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Non se lo scorderanno facilmente quel viaggio sul pullman in direzione Medjugorje. Non tanto per il fatto che nella località nota per le apparizioni mariane non ci sono mai arrivati, quanto piuttosto perché nel bel mezzo del pellegrinaggio si sono ritrovati senza più un soldo. Vittima inconsapevole del furto, una folta comitiva di pellegrini partiti da Nola e diretti in Bosnia-Erzegovina. Il fattaccio accade nel primo pomeriggio di domenica, nell’area di servizio di Brecciarola, a Chieti, sull’autostrada A25 Torano-Pescara. I circa 400 fedeli approfittano della sosta per rifocillarsi, andare al bagno e rinfrescarsi un po'. Un quarto d'ora al massimo, quanto basta per far entrare in azione i ladri che mettono a segno il “colpo”: 70.000 in euro in contanti, come scrive abruzzo24ore.tv, soldi che sarebbero serviti per pagare il soggiorno a Medjugorje. Sul posto arrivano gli agenti della Polizia che, tra lo stupore dei presenti, appurano un dettaglio chiave per risolvere il mistero del contante volatilizzato: sul forziere che lo conteneva non ci sarebbero segni di scasso o forzature della serratura. La cassaforte era stata semplicemente aperta con una chiave o un passepartout.



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Cosa è accaduto? Chi è stato ad aprire la cassaforte? La chiave principale era nelle mani del capogruppo di pellegrini, mentre la seconda sarebbe incassata nel telaio dell'autobus e dunque, impossibile da scardinare senza l'uso di una fiamma ossidrica. Che qualcuno abbia fatto un duplicato delle chiave? Qualcuno che sapeva che su quel pullman c'è una somma tanto ingente? Qualcuno dei presenti? A tal proposito, il gruppo di fedeli è stato perquisito, azione che non è stato molto apprezzata dai diretti interessati. Dei 70mila euro, nessuna traccia. Una risposta potrebbe arrivare dai rilievi della scientifica: se, come pare, sulla cassaforte non ci sono segni di effrazione, potrebbero esserci impronte e oltre tracce lasciate dal ladro. Intanto le indagini della polizia proseguono.

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Fonte: http://www.fanpage.it/furto-al-pullman-dei-pellegrini-70mila-euro-rubati-sul-cammino-per-medjugorie/

lunedì 30 luglio 2012

NUOVI STUDI SUL CANCRO


Dagli Usa arriva una nuova scoperta che potrà rivoluzionare la lotta contro il cancro. La terapia giusta  si otterrà colpendo il DNA; la malattia non è infatti legata agli organi.

La scoperta che potrà condurre a grandi progressi nella ricerca per i tumori arriva dalla Columbia University di New York, coordinata da due dei più grandi cervelli italiani fuggiti all’estero: i coniugi Antonio Iavarone e Anna Lasorella, da sempre impegnati nella ricerca sui tumori cerebrali.

La “droga” individuata si chiama FGFR-TACC, una proteina risultante dall’unione di due geni vicini. Tale combinazione scatena il più aggressivo dei tumori, quello al cervello. Il glioblastoma, infatti, non esiste in condizioni normali; l'anomalia agisce come una droga per le cellule malate.

 L'equipe ha testato su topi fatti ammalare in laboratorio, un farmaco già utilizzato per altre forme di cancro. Bersagliando la proteina che si forma dalla fusione dei due geni, la crescita del tumore rallenta in maniera significativa.



Iavarone dichiara: "Questo risultato è un passo ulteriore verso la possibilità di considerare i tumori come malattie genetiche non più legate ad un organo. Il loro tallone di Achille è adesso l'alterazione genetica che li causa e che può essere la stessa in tumori in organi diversi".

Essenziale è stato l’apporto di Raul Rabadan, esperto di bioinformatica, che ha messo a punto l’algoritmo necessario ad analizzare la mappa del Dna del tumore.

L’alterazione genetica è stata individuata nel 3% dei pazienti con il glioblastoma, i quali potrebbero trarre benefici dalla terapia, la cui scelta – osserva ancora Iavarone – “non dipende solo dal tessuto di origine del tumore” ma deve essere “mirata contro un' importante alterazione genetica in quel preciso tumore". E' quindi in corso, aggiunge, "una vera rivoluzione su come verranno trattati i tumori più maligni, per i quali oggi non ci sono cure adeguate".

Purtroppo si tratta di un campo in cui l’Italia è ancora troppo indietro. Mancano infatti, nota Iavarone, centri di ricerca all’avanguardia riconosciuti internazionalmente.

La speranza, dichiara il ricercatore, è che "le Istituzioni del nostro Paese decidano quanto prima di procedere concretamente verso la creazione di una rete di istituti di ricerca e di clinica dei tumori, gestiti da scienziati formatisi al di fuori dell'Italia e selezionati esclusivamente per le loro capacità".

Fonte: http://www.free-italia.net/2012/07/cancro-al-cervello-la-causa-e-una-droga.html?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook