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giovedì 20 settembre 2012

UCCIDE LA MOGLIE E LA CUCINA


LOS ANGELES - Un cuoco statunitense, David Viens, ha ucciso la moglie per sbaglio e poi per par sparire il cadavere, lo ha tagliato a pezzi e cucinato per quattro giorni, come faceva con i cibi che servivano al Thyme Contemporary Cafè di Los Angeles.
L'omicidio risale al 2009, quando Viens uccise la moglie 39enne, ma soltanto adesso emergono questi particolari, con il killer che motiva il suo comportamento: «Preso dal panico, la cosa più semplice da fare mi è sembrata cucinare il corpo, per poi disperderne i resti nelle fogne».



La storia è emersa soltanto dopo due anni, quando l'uomo, messo sotto torchio dalla polizia americana, si getta da una scogliera e si frattura entrambe le braccia. In ospedale David Viens confessa l'omicidio, raccontando cosa successe quella terribile notte.
Ieri l'assassino è comparso in tribunale a Los Angeles, aggiungendo i particolari che portarono a quel gesto: «L'ho uccisa al culmine di un litigio per motivi economici. Le ho tappato la bocca con il nastro isolante e poi sono andato a dormire. Il giorno dopo era morta».

Fonte:http://www.leggo.it/news/mondo/il_cuoco_killer_sconvolge_gli_usa_ho_cucinato_mia_moglie_per_4_giorni_foto/notizie/194805.shtml

mercoledì 19 settembre 2012

UN'ALTRA VITTIMA DELLA STRADA


BOLOGNA - Doveva essere il terzo giorno di prima media a Budrio per Jacopo Iacenda, 11 anni, ma in classe stamattina lui non ci è mai arrivato. Uscito di casa ha salutato un ragazzo più grande che saliva su una corriera di linea, ha attraversato passando in mezzo alle auto in coda dietro al bus, per raggiungere la fermata dove aspettare il suo scuolabus, ancora lontano. Quando è arrivato sull'altra corsia è morto investito.

INVESTITO VICINO CASA Lo ha travolto una Fiat Panda, guidata da un quarantunenne, poi negativo al test dell'alcol. L'urto ha sbalzato il piccolo per dei metri, mandandolo contro un'altra vettura. Inutili i soccorsi, il bambino è deceduto sull'elicottero che lo portava all'ospedale Maggiore di Bologna. È stato investito dove la provinciale San Vitale è un lungo rettilineo, poco distante dalla casa dove viveva con i genitori, impiegati, e con il fratellino di quattro anni, in un piccolo agglomerato di case che non è neppure una frazione, vicino a località Canaletti.



ACCOMPAGNATO DAL PADRE Fino all'anno scorso mamma e papà lo accompagnavano in macchina ad una fermata più vicina a scuola. Da quest'anno, col passaggio alle medie, avevano chiesto al Comune, insieme alla famiglia di un'altra bambina, che il pulmino li prelevasse in quella fermata dall'altra parte della strada, indicata dai cartelli arancioni. Così, venendo dal vialetto di casa, avrebbe solo dovuto attraversare, anche se lì non ci sono le strisce pedonali. Al ritorno da scuola, invece, la fermata la utilizzava già l'anno scorso. Ieri il padre lo aveva accompagnato e lo aveva seguito con lo sguardo. Questa mattina l'uomo era andato via da poco.

OMICIDIO COLPOSO CONTRO IGNOTI «Se rimanevo lì, vedevo l'incidente», ha detto al sindaco di Budrio, Giulio Pierini, che ha incontrato lui e la moglie. «Sappiamo che quel tratto - ha spiegato il primo cittadino - ha problemi di sicurezza e di velocità, specialmente di notte, e abbiamo programmato un incontro con la Provincia. Ma questo caso è legato alla fatalità e all'imponderabile». C'è il limite dei 70 km/h e non ci sono strisce «perchè è fuori dal centro abitato e non sono consentite», ha aggiunto. Il pm di turno Manuela Cavallo disporrà una consulenza cinematica per chiarire la dinamica dell'incidente. Ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, per ora contro ignoti.