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martedì 26 novembre 2013

A PROPOSITO DEL BOLLO AUTO

In questi giorni sta nuovamente circolando su vari motori di ricerca della rete un mio vecchio comunicato stampa di sei anni fa nel quale annunciavo una radicale proposta di riforma del bollo auto che avevo elaborato insieme a Luca Monti nel Novembre del 2007. Proposta che all’epoca inserimmo nel programma di N.D.S. e per la quale avviammo in tutta Italia una raccolta firme per una serie di referendum regionali. Referendum che, inutile dirlo, non ci vennero approvati dagli organi competenti e che restarono a un punto morto.



Colgo quindi l’occasione, alla luce di un mio recente articolo in cui, su questo blog, riportando i contenuti di un comunicato della CGIA di Mestre, denunciavo la mancata destinazione delle cosiddette “tasse ambientali” ad una reale protezione dell’ambiente e del territorio, per riparlavi di questa proposta. Proposta che ha avuto in rete un larghissimo consenso e che si rivela oggi più che mai attuale.
Parlando del disastro che ha colpito la Sardegna, avevo puntualizzato infatti come, secondo la recente elaborazione realizzata dalla CGIA, solo l’1% delle imposte ambientali pagate dai cittadini e dalle imprese italiane all’Erario e agli Enti locali è destinato alla protezione dell’ambiente. Il restante 99%, purtroppo, va a coprire altre voci di spesa.