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martedì 31 luglio 2012

PELLEGRINI DERUBATI





Un gruppo di fedeli partiti da Nola (NA) in direzione Medjugorie, si è trovato senza più un soldo nel bel mezzo del viaggio. La cassaforte che conteneva il contante per pagare il soggiorno nella località religiosa è stata aperta e trafugata, senza nessun segno di effrazione. Cosa è successo?

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Non se lo scorderanno facilmente quel viaggio sul pullman in direzione Medjugorje. Non tanto per il fatto che nella località nota per le apparizioni mariane non ci sono mai arrivati, quanto piuttosto perché nel bel mezzo del pellegrinaggio si sono ritrovati senza più un soldo. Vittima inconsapevole del furto, una folta comitiva di pellegrini partiti da Nola e diretti in Bosnia-Erzegovina. Il fattaccio accade nel primo pomeriggio di domenica, nell’area di servizio di Brecciarola, a Chieti, sull’autostrada A25 Torano-Pescara. I circa 400 fedeli approfittano della sosta per rifocillarsi, andare al bagno e rinfrescarsi un po'. Un quarto d'ora al massimo, quanto basta per far entrare in azione i ladri che mettono a segno il “colpo”: 70.000 in euro in contanti, come scrive abruzzo24ore.tv, soldi che sarebbero serviti per pagare il soggiorno a Medjugorje. Sul posto arrivano gli agenti della Polizia che, tra lo stupore dei presenti, appurano un dettaglio chiave per risolvere il mistero del contante volatilizzato: sul forziere che lo conteneva non ci sarebbero segni di scasso o forzature della serratura. La cassaforte era stata semplicemente aperta con una chiave o un passepartout.



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Cosa è accaduto? Chi è stato ad aprire la cassaforte? La chiave principale era nelle mani del capogruppo di pellegrini, mentre la seconda sarebbe incassata nel telaio dell'autobus e dunque, impossibile da scardinare senza l'uso di una fiamma ossidrica. Che qualcuno abbia fatto un duplicato delle chiave? Qualcuno che sapeva che su quel pullman c'è una somma tanto ingente? Qualcuno dei presenti? A tal proposito, il gruppo di fedeli è stato perquisito, azione che non è stato molto apprezzata dai diretti interessati. Dei 70mila euro, nessuna traccia. Una risposta potrebbe arrivare dai rilievi della scientifica: se, come pare, sulla cassaforte non ci sono segni di effrazione, potrebbero esserci impronte e oltre tracce lasciate dal ladro. Intanto le indagini della polizia proseguono.

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Fonte: http://www.fanpage.it/furto-al-pullman-dei-pellegrini-70mila-euro-rubati-sul-cammino-per-medjugorie/

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