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giovedì 8 agosto 2013

IL PIU' GRANDE OSPEDALE DEI CROCIATI DI GERUSALEMME RIAPRE I BATTENTI

Dopo 13 anni di scavi, una parte di un'enorme struttura antica di circa mille anni che, ai tempi delle crociate, fu sede del più grande ospedale del Medio Oriente, verrà presto aperta al pubblico. È quanto annunciato dalla Israel Antiquities Authority.



Situata nel quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme e appartenente a una pia fondazione islamica (waqf), questa struttura dell'XI secolo dai pilastri massicci e dalle volte scanalate occupa una superficie di oltre 14.000 metri quadri e presenta soffitti alti circa sei metri.



A intraprendere lo scavo e le ricerche è stata la Grand Bazaar Company di Gerusalemme Est, in collaborazione con la Antiquities Authority. Il progetto prevede la trasformazione della struttura in un ristorante o in un ufficio turistico, con apertura al pubblico prevista per l'anno prossimo.

Di recente la Antiquities Authority ha esposto una delle sale principali, che risulta molto simile a una sala dei Cavalieri che si trova ad Acri, nella parte settentrionale di Israele, e che probabilmente è solo una piccola parte di un enorme edificio che un tempo era un ospedale.

Secondo Renee Forestany e Amit Re'em, direttori dello scavo della Israel Antiquities Authority, l'ospedale forniva cure all'intera popolazione di Gerusalemme, dando ricovero a circa 2.000 pazienti di tutte le religioni. Svolgeva anche la funzione di orfanotrofio.

"Siamo venuti a conoscenza dell'ospedale tramite documenti storici coevi, la maggior parte dei quali scritti in latino. Vi si descrive un ospedale evoluto, grande e organizzato quanto uno moderno", dichiarano gli archeologi.

L'ospedale venne costruito dall'ordine militare cristiano dei Cavalieri Ospitalieri per fornire assistenza medica ai pellegrini che venivano a morire a Gerusalemme. Secondo gli archeologi la popolazione araba musulmana diede un apporto essenziale alla fondazione dell'ospedale, anche in termini di scienza medica. Saladino, fondatore della dinastia Ayyubid, presumibilmente viveva nei pressi della struttura e contribuiva a preservarla, consentendo ai monaci crociati di operarvi.

Il ritrovamento durante lo scavo di reperti di ossa di cavallo e di cammello, oltre che di metallo usato per ferrare gli animali, indica che nel Medioevo la struttura venne utilizzata anche come stalla.

Gran parte dell'edificio fu probabilmente distrutto da un terremoto che colpì i dintorni di Gerusalemme nel 1457; in seguito la struttura rimase abbandonata fino al XIX secolo. Durante l'Impero Ottomano ne venne riaperta una parte per ospitare un mercato, e fino al 2000, anno in cui sono iniziati gli scavi, ha continuato a essere un mercato di frutta e verdura.

Secondo Monser Shwieki, direttore del progetto, parte dell'edificio diventerà un ristorante, e "i suoi clienti rimarranno impressionati dall'incantevole atmosfera medievale che vi si respira".

Fonte: http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2013/08/07/news/svelato_il_pi_grande_ospedale_dell_era_dei_crociati_in_medio_oriente-1771091/?ref=fbng

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